A renderlo noto il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo: «Sono state accolte le ragioni della città capoluogo. Ora la sede venga istituita qui, come accaduto in tutte le altre regioni»
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Immediata sospensione dell'efficacia del decreto con cui il Mibact ha istituito la nuova Soprintendenza Catanzaro-Crotone con sede nella città pitagorica. È quello che il Tar Lazio, dichiarando la propria competenza, ha disposto accogliendo la richiesta del Comune di Catanzaro, a cui si è associata anche la Provincia, fissando al contempo l'udienza per la definizione nel merito della controversia per il prossimo 10 novembre. Lo rende noto l'ufficio stampa del Comune di Catanzaro.
«È un primo importante riconoscimento delle tesi difensive proposte dalle amministrazioni comunale e provinciale contro il Ministero e il Comune e la Provincia di Crotone quali controinteressati», ha commentato il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo. Il Comune è stato difeso e rappresentato dagli avvocati Saverio Molica e Maria Consuelo Citriniti, mentre l'amministrazione provinciale dai legali Pietro Oliverio e Raffaele Mirigliani.
«Il nostro ricorso - ha commentato Abramo - ha messo ben in evidenza tutti gli elementi probatori utili a sostenere le ragioni difensive. A bocce ferme, in attesa della definizione nel merito, la sospensione del decreto ministeriale da parte del Tar consentirà di salvaguardare gli interessi di Catanzaro, nell'auspicio che si possa giungere alla revisione di una scelta anomala, unica in Italia, andando quindi ad individuare la sede della nuova Soprintendenza nel territorio del Capoluogo, come avvenuto nelle altre regioni. Le amministrazioni che presiedo continueranno a seguire con attenzione questa vicenda di particolare rilievo politico e istituzionale».