Le strutture adibite al ricovero degli animali erano state costruite senza autorizzazioni. Denunciati il titolare dell'attività ed il proprietario del fondo
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I carabinieri della Forestale di San Pietro in Guarano, nel Cosentino, hanno posto i sigilli a un allevamento di cani per irregolarità urbanistiche.
Durante un controllo, infatti, è stato accertato che nell’area adibita alla detenzione dei cani erano presenti 32 box per il ricovero degli animali e un manufatto usato come deposito. All’interno dei box, dove erano presenti oltre 70 cani di varie razze, regolarmente detenuti, vi erano dei canali di scolo per il convogliamento dei reflui collegati tramite un lungo tubo a una cisterna di raccolta.
Dai successivi accertamenti dei militari, è emerso che le strutture utilizzate per il ricovero dei cani erano state edificate in assenza dei necessari titoli autorizzativi e che per i reflui prodotti dall’attività di allevamento non vi era alcuna documentazione attestante il regolare smaltimento.
Il tutto è ora sotto sequestro e il titolare dell’allevamento e il proprietario del fondo sono stati denunciati per smaltimento illecito di rifiuti e violazione alle normative urbanistiche.