Controlli ambientali a tappeto nell’alto jonio cosentino tra Montegiordano, Rocca Imperiale e Roseto Capo Spulico. Sigilli al vecchio impianto di depurazione acque reflue urbane in località “Civita” agro di Roseto Capo Spulico, dove sono stati rinvenuti 120 metri cubi di fanghi essiccati prodotti in passato riscontrati nella vegetazione spontanea radicata all’interno delle vasche presenti nell’impianto che testimoniano il prolungato stazionamento degli stessi al suo interno. L’impianto inoltre risulta privo di qualsiasi recinzione o impedimento tale da poter garantire la sicurezza. Si è pertanto proceduto al sequestro dei fanghi e al deferimento dell’amministrazione comunale per smaltimento illecito di rifiuti.

A Montegiordano è stata accertata in località “Masseria Solano” una estirpazione e soppressione di un bosco di macchia mediterranea su un appezzamento di terreno interessato da alcuni lavori di recente esecuzione. I lavori sono stati eseguiti in area vincolata senza le dovute autorizzazioni per cui si è proceduto al sequestro dell’area e alla denuncia dell’esecutore materiale dei lavori proprietario del terreno. A Rocca Imperiale, in località Santa Venere, sono stati effettuati lavori di sbancamento e livellamento di terreno in assenza delle dovute autorizzazioni previste. I lavori hanno interessato una superficie con estensione di circa 12.000 metri quadri dove erano ben evidenti i segni dei cingoli impressi da un mezzo meccanico, utilizzato per compiere tali lavori. Anche in questo caso l’area sottoposta a vincolo idrogeologico è stata posta sotto sequestro e il proprietario denunciato perché i lavori eseguiti in assenza dei titoli autorizzativi prescritti. Ad operare i carabinieri forestali sotto il coordinamento della procura della repubblica del tribunale di Castrovillari.