Sanità, la morte della mamma a Cetraro innesco della protesta

VIDEO | Anche a Catanzaro, così come nelle altre province, i sindacati hanno manifestato contro la grave emergenza sanitaria che si registra in tutta la Calabria. I rappresentanti delle sigle sindacali hanno consegnato un documento ai prefetti

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di Rossella  Galati
2 agosto 2019
16:06

Sono scese in piazza per riaffermare il principio di uguaglianza e universalità del servizio sanitario le sigle sindacali che hanno manifestato davanti le prefetture calabresi. Cigil, Cisl e Uil chiedono dunque la giusta attenzione al Governo con interventi rapidi e definitivi garantendo l’equità di accesso alle prestazioni, cure efficaci, una corretta gestione delle liste d’attesa, un piano straordinario di assunzioni, il rafforzamento dei servizi territoriali. «La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la morte di quella ragazza di Cetraro pochi giorni fa, morta per donare la vita – ha spiegato Francesco Mingrone, segretario generale Ust Cisl Magna Graecia Catanzaro, Crotone, Vibo -. Penso sia impensabile una cosa del genere alle porte del 2020. C’è bisogno di un sistema sanitario regionale che risponda ai bisogni dei cittadini».

Una regione sofferente

«In questo momento la Calabria è in sofferenza – ha aggiunto Elio Bartoletti, segretraio Uil Fpl Calabria -. I lea vengono garantiti a stento e questo è un momento di forte protesta per rilanciare la sanità in questo territorio». «Questa mobilitazione – per Luigi Veraldi, segretario regionale Cgil Calabria - è propedeutica all’eventuale blocco delle attività del servizio pubblico essenziale. Il diritto alla salute fa il conto con la vita delle persone. E da questo punto di vista ci sembra che dovrebbe essere doveroso l’interessamento sia del governo centrale nazionale che di quello regionale».


Per una sanità di qualità

«Il decreto Calabria – sempre secondo Bartoletti - non ha prodotto gli effetti che tutti si aspettavano, anzi ha creato addirittura ulteriori problemi». A Catanzaro, così come negli altri capoluoghi, i sindacati hanno dunque consegnato un documento unitario ai prefetti calabresi. «Ci aspettavamo di incontrare il prefetto – conclude Mingrone - ma siamo stati ricevuti dal vicario. Abbiamo presentato un documento che sintetizza le istanze dei calabresi perché c’è necessità di avere una sanità di qualità, una sanità che stia al passo con i tempi».

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