Il delitto era stato originariamente inquadrato nell’ambito della faida di Locri tra le famiglie Cataldo e Cordì
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La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto Michele Curciarello dall’accusa di essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio di Salvatore Cordì alias “u cinesi”, assassinato nel maggio 2005 in pieno centro a Siderno. Secondo quanto riporta l’edizione odierna di Gazzetta del Sud i giudici di piazza Castello hanno accolto le tesi difensive degli avvocati Salvatore Staiano e Cosimo Albanese, che nell’ottobre scorso avevano ottenuto il secondo rinvio della Cassazione. I legali hanno insistito nell’innocenza di Michele Curciarello anche sul movente ipotizzato dalla Dda di Reggio che, originariamente, ha ritenuto di inquadrare il delitto Cordì nell’ambito della faida di Locri tra le famiglie Cataldo e Cordì.
Curciarello è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare nel novembre 2015, all’esito del primo annullamento della cassazione del 7 ottobre 2015. Il delitto di Salvatore Cordì, a distanza di 17 anni, rimane al momento senza un colpevole. Nei vari filoni del procedimento penale che si sono sviluppati tra rito abbreviato e ordinario, gli altri 4 imputati interessati sono stati assolti con sentenza definitiva.