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Sgominata a Castrovillari una sorta di Dynasty della droga. I carabinieri del comando provinciale di Cosenza stanno eseguendo diverse misure cautelari, in carcere e ai domiciliari, emesse dal Gip di Castrovillari Letizia Benigno, su richiesta del Pubblico Ministero della procura della Repubblica Valentina Draetta e del procuratore capo Eugenio Facciolla.
Le accuse sono di spaccio continuato di cocaina, hashish e marijuana. Le indagini, condotte dalla compagnia carabinieri di Castrovillari, si sono sviluppate tra la fine dello scorso anno ed i primi mesi del 2016 ed hanno permesso di individuare un gruppo di parenti, due coppie, il suocero di una delle coppie e quattro donne, che avevano monopolizzato le attività di spaccio nella città del Pollino. I soggetti indagati sono in parte riconducibili alla famiglia degli zingari del cosentino. La droga veniva consegnata a domicilio, più o meno come una pizza. Bastava una telefonata per ordinare. La cocaina veniva indicata utilizzando strani termini, come “telefonino”. Se poi la qualità non era soddisfacente, il cliente si lamentava dicendo che “il telefonino non funzionava”.
Le porte del carcere si sono aperte per Gianni e Fabio Bevilacqua e Rocco Madio. Agli arresti domiciliari Katiuscia Arena, Monica Madio, Luisa Bevilacqua e Caterina Pugliese
Salvatore Bruno