Una telefonata cambiò l'umore e l'atteggiamento del segretario comunale inquisito per aver falsificato la prova di un concorso. Dopo la chiamata l'uomo si dimise da tutti gli incarichi
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Gli indagati di questa vicenda, che ha velocemente fatto il giro del web, potrebbero essere più di due, cioè il segretario comunale di Tortora, che avrebbe manipolato un concorso pubblico, e la sua presunta complice. La procura di Paola, infatti, ha aperto un fascicolo per il reato di rivelazione di segreto d'ufficio a carico di ignoti. Secondo gli inquirenti, nel gennaio scorso, dopo mesi di investigazioni, una talpa avrebbe informato il segretario della presenza delle microspie nel suo ufficio e da quel momento l'atteggiamento dell'uomo sarebbe cambiato drasticamente.
A caccia della cimice
L'episodio sarebbe accaduto una mattina del gennaio scorso. Il segretario comunale, intercettato nel suo ufficio, riceve una telefonata intorno alle 10 del mattino. Poi beve un caffè, parla con altri dipendenti dell'ente, ma alle 11 si mette alla ricerca di qualcosa. Secondo gli inquirenti, è in cerca della microspia che da mesi registra ogni cosa. È munito di un arnese per aprire le cassette delle prese elettriche e in quei frangenti gli inquirenti notano un brusco cambiamento negli atteggiamenti dell'uomo, anche nei confronti della dipendente che finirà coindagata nello stesso filone di inchiesta.
Le dimissioni
Il segretario, che precedentemente si era autonominato presidente della commissione esaminatrice del concorso incriminato, si dimette, e prende le distanze anche dall'incarico di Responsabile Unico del Procedimento precedentemente assunto proprio in occasione dell'espletamento del concorso. Questo passaggio non passa inosservato.
Sequestri e perquisizioni
Dal momento che non è stato possibile risalire alla presunta talpa, nell'operazione di oggi la guardia di finanza ha sequestrato la documentazione informatica, messaggi chat e posta elettronica, anche contenuta in supporti informatici e apparecchi elettronici e telefonici dell'indagato, al fine di rinvenire e sequestrare atti e documenti (sia in forma cartacea che in formato digitale ed elettronico) necessari a risalire alla persona che avrebbe divulgato le informazioni riservate e capire, ovviamente, se le ha ottenute da uomini in divisa. Si tratterebbe di un fatto gravissimo. I militari, in mattinata, hanno poi perquisito anche l'abitazione e gli uffici del segretario comunale, nonché il veicolo e ogni immobile a lui riconducibile.
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