Sequestrati 18mila botti illegali: venivano venduti anche on line

Tra il materiale esplodente illegalmente detenuto anche 128 bombe carta confezionate come classici petardi ma dalla portata distruttiva 

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di Redazione
28 dicembre 2019
08:21
Sequestrato materiale esplodente
Sequestrato materiale esplodente

La guardia di finanza di Messina, nel corso di due diversi interventi, ha sequestrato circa 18mila artifizi pirotecnici, detenuti illegalmente, per un peso complessivo di oltre 180 kg.

Singolare l’attività svolta dai militari del Gruppo Guardia di Finanza di Messina che, nel corso di ordinari controlli sull’uso distorto di famosi social networks, in particolare Facebook, rilevavano come un soggetto messinese - utilizzando uno pseudonimo per non rendersi riconoscibile - proponesse in vendita, sul web, diverso materiale esplodente. 


La perquisizione

Il dato così acquisito veniva quindi opportunamente sviluppato attraverso mirate investigazioni, pervenendo alla puntuale individuazione della dimora della persona, sita nella zona delle cd. case basse, in località Santa Lucia Sopra Contesse. La successiva perquisizione domiciliare consentiva, pertanto, di rinvenire e sottoporre a sequestro 3mila e 442 artifizi pirotecnici, tutti illegalmente detenuti, per un peso complessivo di oltre 100 chili, segnalando il soggetto all’Autorità Giudiziaria di Messina. 

Tra il materiale esplodente cautelato, sono state rinvenute anche 128 “bombe carta”, confezionate alla stregua di un classico petardo, ma di portata distruttiva, aventi massa attiva complessiva di circa 6 chili, artigianalmente realizzate e, pertanto, a più elevato potenziale di pericolo.

Un altro sequestro

Altro intervento è stato eseguito dalle fiamme gialle della Tenenza di Capo d’Orlando, sotto la direzione del Gruppo di Milazzo, nei confronti di un operatore commerciale di etnia cinese, segnalato alla Procura della Repubblica di Patti, al quale sono stati sequestrati ben 14mila e 500 artifizi pirotecnici, conformi alla vigente normativa in materia, ma conservati in maniera irregolare, con conseguente rischio per l’incolumità pubblica.

Durante le festività natalizie, come noto, si verificano il maggior numero di incidenti, talvolta mortali, provocati dall’abitudine di accendere petardi e fuochi d’artificio, anche e soprattutto illegali. L’uso incauto di tali fuochi può produrre lesioni gravi, in considerazione della loro elevata potenza: al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio. 

È ancora vivido il ricordo della recente esplosione avvenuta nella fabbrica di fuochi d’artificio a Barcellona Pozzo di Gotto e che è costata la vita a cinque persone.

 

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