Sequestrati beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie, per l’ipotizzata riconducibilità ad un imprenditore della provincia di Catanzaro, operante nel settore della progettazione ed installazione di impianti elettrici. Lo scorso 19 luglio la Polizia di Stato - Divisione Anticrimine della Questura di Catanzaro, coordinata dalla Procura della Repubblica – Dda, ha dato esecuzione al sequestro.

L’imprenditore era stato riconosciuto partecipe dell’associazione di ‘ndrangheta operante nel territorio a cavallo tra le province di Catanzaro e Crotone (oggetto del procedimento Borderland), con sentenza di primo e secondo grado, di recentemente confermata dalla Suprema Corte di Cassazione riguardo alla sua partecipazione al sodalizio di ‘ndrangheta.

La misura ha riguardato numerosi terreni e fabbricati ubicati in Cropani e Zagarise, quote di società con il relativo compendio aziendale, veicoli, far cui automezzi e macchine agricole, oltre a conti correnti per un valore di oltre 1 milione di euro. Il procedimento di prevenzione, volto alla verifica della sussistenza dei presupposti per la confisca dei beni, è ancora in corso.