Sigilli a sei fabbricati, un terreno e una ditta. Il destinatario, condannato per associazione mafiosa e traffico di droga, avrebbe ricoperto un ruolo apicale all'interno del clan
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Beni mobili e immobili per un valore complessivo stimato in 700mila euro direttamente o indirettamente riconducibili a un esponente di una cosca di 'ndrangheta operante nel territorio della provincia di Vibo Valentia sono stati sequestrati dal Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Vibo Valentia. Il provvedimento è stato emesso dalla seconda sezione penale del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura distrettuale del capoluogo di regione.
Le indagini hanno riguardato un soggetto condannato, con sentenza definitiva, per reati di associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacenti che, secondo quanto emerso, avrebbe ricoperto un ruolo apicale all'interno di una cosca vibonese. Gli accertamenti patrimoniali, che sono stati estesi anche al nucleo familiare e a terzi intestatari fittizi di beni, hanno consentito di rilevare una sproporzione tra il patrimonio accertato e la capacità reddituale dichiarata.
I sigilli sono stati apposti a sei fabbricati, un terreno, al compendio aziendale di una ditta operante nel settore del 'Commercio di autovetture e di autoveicoli leggeri' con 25 vetture e, infine, di disponibilità finanziarie di varia natura, detenute dall'uomo o dai suoi familiari in vari Istituti di credito.