Quel maledetto 20 agosto morirono dieci escursionisti travolti dall'ondata di piena del torrente. La comunità si è unità nella chiesa madre di Santa Maria Assunta
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A sei mesi dalla tragedia in cui morirono dieci persone, nove escursionisti e una guida, travolte da un'onda di piena del torrente Raganello, la comunità di Civita si è unita in un momento di preghiera e di riflessione. Ieri sera, nella chiesa madre di "Santa Maria Assunta" del centro italo albanese, si è svolta una veglia di preghiera per le vittime della tragedia del 20 agosto scorso. La cerimonia ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e di gran parte della comunità civitese. Una celebrazione che è stata caratterizzata dalle riflessioni di alcuni ragazzi. «Spesso, durante questo anno scolastico - ha detto un ragazzo - abbiamo ricordato i tragici fatti che hanno segnato il nostro paese. Ogni volta proviamo grande commozione nel ricordo delle vittime e in noi si mescolano mille emozioni.
Il nostro pensiero va alle persone che hanno perso gli affetti e che hanno dovuto lasciare le loro case ed i loro ricordi».