Tenta la volata finale la Regione Calabria. Dopo il caos scatenato dalla campagna di screening cui sottoporre i docenti prima dell'avvio delle lezioni fissato il 24 settembre e le percentuali bassissime raggiunte sinora, si prova a superare lo scoglio dei medici di base, non tutti pronti ad effettuare i test sierologici nei propri studi.

Questa, infatti, la principale accusa mossa da numerosi docenti che pur dichiarandosi disponibili non hanno però trovato altrettanta apertura nei medici di medicina generale che, per conto delle Aziende sanitarie provinciali, si sarebbero dovuti far carico della campagna di screening sul personale docente calabrese.

 

L'appello della Regione

E così la titolare delle delege alla Pubblica Istruzione, Sandra Savaglio, lancia l'appello finale: «Se i medici di base non dispongono dei mezzi o non sono disponibili - ha chiarito l'assessore ai microfoni di LaC - tutti i docenti e il personale Ata potrà rivolgersi direttamente ai laboratori delle Asp territorialmente compententi e chiedere di sottoporsi ai test sierologici. Dovrà essere fatto in maniera gratuita - ha chiarito ancora Savaglio -. Io raccomando tutti di farlo per la tranquillità del corpo docenti e degli alunni».

 

Ancora alla ricerca di aule

Una raccomandazione che giunge all'indomani della diffusione dei primi dati e che consegna la Calabria ad un risicato 8%. Mancata adesione dei medici di base, ritardo nella consegna della strumentazione da parte delle Asp di competenza: diverse le ragioni che hanno condotto sinora al magro risultato.

Migliorano, invece, i dati sulla disponibilità di spazi all'interno degli edifici scolastici. L'ultimo monitoraggio effettuato dall'Ufficio scolastico regionale fotografava a fine agosto 14mila studenti ancora senza aule: «Si spera che sia sceso da 14mila a qualche migliaio con l'idea di arrivare pronti al 24 settembre» - ha chiarito l'assessore alla Pubblica Istruzione. 

 

Banchi nuovi, Calabria ultima

Ci sarà invece da attendere per il capitolo banchi: «Entro la fine di ottobre li avranno tutte le regioni d'Italia - ha aggiunto ancora Savaglio -, la Calabria però non essendo stata colpita in maniera meno drammatica dall'emergenza Covid rispetto ad altre regioni, sarà probabilmente rifornita per ultima. Quelli che sono già presenti, tuttavia, saranno utilizzati al meglio».