I carabinieri della Compagnia di Paola, guidati dal comandante Giordano Tognoni, continuano ad imprimere impulso alle attività di contrasto al fenomeno della coltivazione e produzione di canapa indiana nelle aree rurali del comune di Cetraro. Un’azione mirata che solo qualche giorno fa ha portato alla scoperta e alla distruzione di oltre 900 piante di marijuana.

La scorsa notte un nuovo blitz: i militari, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno tratto in arresto cinque persone mentre erano impegnate a sorvegliare e a prendersi cura di una vastissima piantagione di marijuana rinvenuta, questa volta, in contrada Acquafredda.
Si tratta di tre italiani (C.S., di 57 anni; E.A., di 46 anni; S.A., di 39 anni) e di due persone di nazionalità rumena, entrambi incensurati. I cinque arrestati non hanno opposto resistenza e sono stati condotti nel carcere di Paola, su disposizione della locale Procura della Repubblica, guidata dal Dott. Pierpaolo Bruni.

La coltivazione, composta da oltre 1.500 piante, era stata realizzata in un appezzamento di terreno molto vasto (4.000 mq) occultato da fitta vegetazione. Un’area suddivisa in due terrazzamenti e servita da un complesso sistema di irrigazione, comprendente anche delle vasche per la raccolta dell’acqua piovana. Nei pressi anche alcuni capannoni dotati di punto ristoro e zona notte, in cui stoccare il materiale stupefacente. Oltre a varie attrezzature agricole, sono stati sequestrati vari dispositivi per la defogliazione delle piante e 30 kg di marijuana già essiccata.

Per la realizzazione della coltivazione sono stati apportati numerosi danni ad un’area incontaminata delle montagne dell’appennino costiero tirrenico: oltre all'abbandono di ingenti quantitativi di rifiuti di ogni tipologia, connessi alle operazioni agricole e al sostentamento dei responsabili, sono stati abbattuti circa 15 esemplari di castagno da frutto secolare.