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In data odierna le fiamme gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo disposto dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro nei confronti di sette esercizi commerciali operanti a Crotone ed Isola di capo Rizzuto, che svolgono, a vario titolo, attività di raccolta delle scommesse e giochi da intrattenimento mediante l’uso dei c.d. Totem, per un valore pari a 3.000.000 di Euro.
Agevolarono le cosche
Il sequestro preventivo è stato richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia all’esito delle complesse investigazioni di polizia giudiziaria svolte dalle fiamme gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone, coordinate dalla Procura della Repubblica Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, e orientate al contrasto dell’infiltrazione nella gestione dei giochi e delle scommesse su eventi sportivi, da parte della criminalità organizzata di tipo ‘ndranghetistico operante tra i territori di Isola di capo Rizzuto e Crotone. In particolare, nel provvedimento oggi eseguito, sono state contestate nei confronti di 27 soggetti, condotte riconducibili al reato di intermediazione per l’abusiva raccolta di gioco, con l’aggravante del metodo mafioso e per aver agito con il fine e la consapevolezza di agevolare l’associazione mafiosa capeggiata dalla potente cosca di ‘ndrangheta della famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto, nell’ambito di una più complessa e articolata attività di indagine.
Il sequestro
Il sequestro è stato disposto in quanto, le investigazioni hanno evidenziato come le predette attività economiche costituiscano lo strumento operativo attraverso cui gli indagati, titolari e/o gestori delle stesse, hanno posto in essere le condotte illecite contestate. Si tratta di un ulteriore esito dell’attività di indagine che ha riguardato gli interessi economici della Cosca Arena, nel caso di specie nell’ambito del settore delle scommesse, e che nel maggio del 2017 aveva portato alla esecuzione di numerosi fermi di indiziato di delitto, con le successive misure cautelari custodiali, anche per il delitto di partecipazione all’associazione di ‘ndrangheta e di concorso esterno nella medesima associazione. Il delitto di concorso esterno nell’associazione mafiosa degli Arena aveva riguardato anche Martiradonna Francesco, al quale, sulla base delle indagini svolte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone, era riconducibile di fatto la titolarità della società bookmaker Centurion bet ltd con sede a Malta, e la cui piattaforma di gioco veniva utilizzata nella consumazione dei reati di intermediazione per l’abusiva raccolta di gioco, posti a base dell’odierno sequestro. Nel febbraio scorso, anche per la società maltese Centurion bet ltd, in quanto strumento per la commissione del delitto di concorso esterno alla associazione mafiosa degli Arena, contestato a Martiradonna Francesco, è stato disposto dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della stessa Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, il sequestro preventivo, per un valore economico pari a circa 18.000.000 di Euro.
Profitti sottratti al Fisco
Ingenti risultano essere stati i profitti e vantaggi ingiusti, illecitamente sottratti al fisco, derivanti da una alterazione degli equilibri concorrenziali che ha determinato la concentrazione della raccolta del gioco on line nelle mani del crimine organizzato, precludendo l’accesso ad altri operatori, con la conseguenza di determinare, anche in questo caso, l’ennesimo danno all’economia calabrese.