Ha tentato di sfuggire all'arresto tuffandosi nelle acque di un fiume, ma i Carabinieri lo hanno comunque raggiunto e arrestato. E' successo a Scalea, centro del Tirreno cosentino. Il protagonista della vicenda è un giovane incensurato di 23 anni, residente a Cetraro.

 

I carabinieri della Stazione di Scalea, supportati dai militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, durante un servizio a finalizzato alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno effettuato una perlustrazione in un’area boschiva, alla periferia della cittadina tirrenica, scoprendo la presenza di una piantagione di marijuana nascosta in un canneto. Gli uomini dell’Arma hanno svolto un lungo servizio d’osservazione, nascosti all’interno della vegetazione fino a quando hanno sorpreso il giovane appena è giunto tra le numerose piante di marijuana che, con un seghetto, voleva evidentemente tagliare e raccogliere.

 

La sostanza stupefacente, pari a circa 230 piante dell’altezza media di 2,50 metri, era destinata, secondo i Carabinieri, a rifornire le principali piazze di spaccio dell’Alto tirreno cosentino, con un profitto stimato incirca 500.000 euro. L’area offriva una posizione ottimale alle piante ed era attrezzata con un sistema di irrigazione. Ulteriori perquisizioni hanno permesso di sequestrare anche 40 chilogrammi di droga già essiccata e pronta per la vendita al dettaglio.

 

L'uomo, all'arrivo dei militari, ha cercato invano di darsi alla fuga a nuoto, gettandosi nelle acque del vicino fiume Lao ma è stato fermato in un canneto dai Carabinieri che avevano circondato la zona. L'arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari.