In giornata la terza commissione del Consiglio regionale aveva convocato una seduta apposita per affrontare il tema della chiusura della clinica privata. Ha partecipato solo Giacomo Brancati in rappresentanza di Francesco Bevere
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La missione a Reggio Calabria si conclude con un buco nell'acqua per i vertici del Sant'Anna Hospital di Catanzaro. Questa mattina la terza commissione Sanità del Consiglio regionale aveva infatti convocato una seduta apposita per affrontare lo spinoso tema della clinica privata catanzarese che si accinge ormai a chiusura.
I convitati di pietra
Due convitati di pietra hanno dominato per assenza la riunione dell'organo consiliare. Seppur invitati a partecipare hanno fatto mancare la presenza sia la commissione prefettizia insediata ai vertici dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, così come il commissario ad acta, Guido Longo. Un'assenza che denota la precisa volontà di non voler avviare alcuna interlocuzione con i vertici del Sant'Anna Hospital. A rappresentare, invece, il dipartimento Tutela della Salute vi era Giacomo Brancati in sostituzione del dirigente generale, Francesco Bevere, in questi giorni assente dalla Calabria.
Senza interlocutori
Un'interlocuzione senza interlocutori che si è chiusa con l'ennesima fumata nera. Il presidente del Consiglio d'Amministrazione del Sant'Anna Hospital, Giovanni Parisi, e il direttore sanitario, Soccorso Capomolla, sono riusciti a strappare al funzionario regionale la sola assicurazione riguardante il positivo parere reso dall'organismo tecnicamente accreditante, che però contiene prescrizioni a cui la clinica dovrà adempiere se riuscirà a guadare la crisi finanziaria che la sta trascinando al tracollo. In particolare, si tratta di alcune criticità rilevate dal gruppo di audit nell'accesso ispettivo risalente al novembre scorso per appurare la persistenza dei requisiti di accreditamento che consentirebbero alla clinica di continuare ad operare per conto della sanità pubblica.
Il verbale Ota
Le censure mosse riguardano l'assenza di indicazione della figura del farmacista, l'assenza di una convenzione che regolamenti il trasporto dei pazienti e l'esiguità di personale nel reparto di riabilitazione. Contiene, inoltre, alcune raccomandazioni inerenti la gestione della raccolta dati sulla soddisfazione dei clienti, la comunicazione interna e la richiesta di miglioramento dei requisiti organizzativi connessi al volume di attività effettuato dal personale medico nel reparto di Cardiochirurgia e di Terapia intensiva.
Riconvocare
La riunione convocata per le 11 si è ugualmente protratta per un paio d'ore in cui si sono susseguiti gli interventi dei componenti della commissione: il presidente Sinibaldo Esposito, il vicepresidente Libero Notarangelo, Filippo Mancuso e Francesco Pitaro. Al termine si è convenuto di riconvocare una nuova riunione sollecitando la presenza della commissione straordinaria dell'Asp di Catanzaro e del commissario ad acta, Guido Longo.