Di promesse ce ne sono state tante, di intoppi pure, e non è detto che sia finita qui. Di certo, per il momento, c'è una firma per la ripartenza dei lavori per la costruzione degli ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Taura, firma che ha siglato l'accordo con l'impresa D'Agostino Costruzioni Generali, nuova concessionaria. L'accordo è stato sottoscritto nel corso di un incontro tenutosi nella sede della Regione Calabria a cui hanno partecipato il governatore Mario Oliverio, il consigliere regionale Francesco D'Agostino, il delegato per le politiche sanitarie regionali Franco Pacenza, il responsabile unico del procedimento Domenico Pallaria e Pasquale Gidaro, dirigente regionale del Settore edilizia sanitaria. Il nuovo concessionario era rappresentato dal titolare dell’impresa e dagli ingegneri Babani e Cistanzo.

 
Il cronoprogramma dei lavori

In sostanza, superato l'ultimo ostacolo costituito dalla registrazione del rogito notarile tra il vecchio concessionario "Tecnis" e il subentrante "D’Agostino", avvenuto lo scorso 30 ottobre, a Sibari si potrà riprendere sin da subito i lavori, mentre a Palmi, per il nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro, bisognerà ripartire dalle attività per la rimozione di materiali oggetto di vincolo archeologico e la bonifica bellica dell’area».

 


«Finalmente - ha detto il presidente Oliverio - riparte il completamento di un percorso partito male sin dall'inizio e poi ulteriormente complicato dalle vicissitudini del concessionario Tecnis. Sono due opere molto attese dalla popolazione che seguiremo con grande attenzione, passo dopo passo. I cittadini della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro hanno pieno diritto ad avere un’offerta sanitaria qualificata. Mi auguro – ha concluso Oliverio - che questa volta più nessun intoppo blocchi i lavori e che il cronoprogramma venga rispettato, così come concordato con il concessionario e con le parti interessate».   

 

Gli auspici della politica

 «L’incontro odierno – ha affermato, dal canto suo, il consigliere regionale Francesco D’Agostino – mette un altro punto fermo nel percorso che conduce alla realizzazione dei nuovi ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro. Un passaggio non di forma ma di sostanza, che si innesta in una interlocuzione costante e proficua con il concessionario che dovrà aprire i cantieri nei siti dove sorgeranno i nosocomi. In particolare, per l’ospedale di Palmi, la criticità riguardante la presenza di materiale oggetto di vincolo archeologico verrà superata con la rimozione dei repeti e la bonifica bellica dell’area. Ogni attività trova copertura finanziaria e sistemazione in un ragionamento che guarda al diritto alla salute dei cittadini calabresi. Dal mio canto – conclude D’Agostino - proseguirò l’azione costante di stimolo e controllo affinché il percorso avviato non trovi nuovi intoppi, ma prosegua verso l’obiettivo prefissato. In generale, però, credo sia legittimo esprimere soddisfazione per la direzione che ha preso l’iter. Le difficoltà e i ritardi sono stati assorbiti con l’ausilio di un’ostinazione politica virtuosa che guarda davvero al futuro e al benessere della nostra comunità regionale».