VIDEO | Oggi a Prima della notizia lo scrittore pugliese è intervenuto in merito alle critiche sulla nomina del fondatore di Emergency alla struttura commisariale: «Se arriva, tutto questo branco di malfattori e questo potere della masso-mafie decade»
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«La paventata nomina? Paventata significa che mette paura a qualcuno». Così Pino Aprile ospite della puntata odierna della trasmissione Prima della notizia condotto da Pasquale Motta.
Fa riferimento alle parole di Domenico Furgiuele, deputato calabrese della Lega, che nella seduta di ieri alla Camera ha sostenuto che la nomina di Gino Strada porterebbe a una rivolta del popolo calabrese.
«Senza tanti giri parole, mi sono venuti i brividi – continua lo scrittore - come fa a sapere lui che c’è una Calabria che si rivolterebbe alla nomina di Strada? Sembra quasi un avviso, ma non un avviso qualsiasi».
«Qual è la Calabria che si può ribellare, anzi qual è la Calabria che ha paura di Gino Strada? La Calabria che per tutti questi anni si è mangiata la sanità. Il fondatore di Emergency è incorruttibile, invece in questi anni la sanità calabrese è andata avanti con società, cliniche che si facevano pagare 2-3-4 volte le fatture, crediti non documentati ed altro».
«È così che si sono mangiati la Calabria – prosegue Aprile - è chiaro che se arriva Gino Strada, tutto questo branco di malfattori e questo potere della masso-mafie, va a decadere. Gira una battuta in Calabria che ogni ospedale ha la sua cosca di riferimento. Se interviene una persona incorruttibile, capace e del mestiere, questo sistema crolla. Crolla la macchina del consenso politico legato alle masso-mafie, vanno per stracci questi malfattori. Questo è il danno pazzesco di cui ha paura un certo tipo di Calabria».
In merito alla nomina del chirurgo a commissario, sottolinea: «Gino Strada è un organizzatore straordinario, fa funzionare la sanità e gli ospedali in zone di guerra. Non c’è guerra in Calabria, c’è una situazione disgraziata, comunque sicuramente meno brutta di quelle che Strada affronta normalmente in Afghanistan ed altri luoghi».
«La classe dirigente che ha prodotto questi disastri va azzerata - conclude Pino Aprile -. Mi è giunta notizia che da parte dell’esercito italiano era arrivata la proposta di costruire ospedali da campo in Calabria, prima che succedesse tutto questo, ma non hanno avuto risposta. Sto indagando, ho chiesto l’accesso agli atti».