"Il commissario al Piano di rientro, Massimo Scura, dopo avere incassato dal governo Renzi pieno appoggio e copertura politica ai provvedimenti con i quali sta ridisegnando il sistema sanitario calabrese a colpi di tagli ai budget e ai servizi sanitari, è tornato in Calabria pienamente legittimato e con la consapevolezza di avere il consenso unanime della maggioranza di governo e del Pd nazionale".
"Diversamente da Scura - ha continuato Mazzuca - Mario Oliverio esce da questa situazione pesantemente delegittimato sia sul piano della credibilità personale che politica. L’ennesima bocciatura rimediata sui tavoli romani dimostra che Oliverio non gode del sostegno di un governo che, a parole, dovrebbe essergli amico ma, nei fatti, non perde occasione per prendere le distanze da lui e dal suo esecutivo.
È un fatto grave che si ripercuote in negativo sulla possibilità di creare in Calabria un sistema sanitario moderno ed efficiente e sulla capacità di intervenire e porre rimedio a privilegi, sprechi, clientele, rendite di posizione, inefficienze e incrostazioni varie che si sono accumulate negli anni e che hanno prodotto debiti milionari, liste d’attesa, emigrazione passiva e una sanità da terzo mondo.
Nella situazione in cui siamo, lo scontro al vertice delle istituzioni tra il presidente della Regione da una parte e il governo nazionale e l’Ufficio del commissario dall’altra, ha determinato una situazione di stallo grottesca e dannosa che impedisce di fatto qualsiasi iniziativa tesa a portare un miglioramento alle condizioni dei sanitari e dei pazienti.
Come sempre, a subirne le conseguenze saranno gli ammalati calabresi, costretti, ancora una volta, a pagare un prezzo salatissimo per le piccole beghe di una politica interessata solo a garantirsi posizioni di potere ma totalmente incapace di affrontare e tantomeno avviare a soluzione i problemi dei cittadini".