VIDEO | Il primo cittadino Farfaglia annuncia ulteriori accertamenti sulla statua: «L’università della Calabria ci può aiutare a capire che tipo di liquido sia»
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Sebbene i primi accertamenti abbiano escluso che si tratti di sangue, gruppi di fedeli ogni giorno si riuniscono in preghiera attorno alla statua della madonnina. San Gregorio d’Ippona, paese alle porte di Vibo Valentia, diventa così meta di pellegrini. Questo è il vero miracolo. Saranno gli ulteriori accertamenti a stabilire la natura delle lacrime e ad escludere la bravata, ipotesi quest’ultima che in paese viene respinta con forza. «La statua è qui da 40 anni e nessuno si sarebbe mai permesso di violarla», commenta Francesco Proietto, uno degli undici figli di Annunziata, la 99enne devota a quell’effige che ha fatto sistemare nel giardino di casa e a cui ogni giorno rivolge le sue preghiere. Recita il rosario anche lei. È provata dal clamore che si è creato attorno al misterioso evento: «Sono ancora scioccata», commenta la nonnina mentre sorretta dalla badante rientra in casa.
Le parole del sindaco
Sul posto anche il sindaco Pasquale Farfaglia che conferma l’esito delle prime analisi effettuate nel laboratorio Salus Mangialavori di Vibo, «il fatto che non si tratti di sangue non esclude il fenomeno, ecco perché bisogna fare ulteriori accertamenti. Se di bravata si sia trattato, mi auguro che gli autori vengano perseguiti e identificati». Nonostante le prime risultanze nel paese è iniziato un via vai di fedeli, a testimonianza del forte attaccamento alla fede.
Nuove analisi a Catanzaro
«In accordo con la curia – annuncia il primo cittadino – saranno eseguiti ulteriori accertamenti in un laboratorio del catanzarese». Crede nel fenomeno extra naturale pure il vice sindaco Rosaria Suriano: «Non c’è una spiegazione logica a quanto accaduto – spiega – che sia sangue oppure no è irrilevante, ciò che conta è che questo evento ci ha fatto ritrovare la fede. Questo è il vero miracolo».
L’intervento dell’Unical
Il primo cittadino, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus ha poi aggiunto: «Noi onoriamo e veneriamo la Madonna sotto ogni forma –ha affermato Farfaglia-. In questo contesto, la mia impressione è che quello fosse sangue, tuttora penso che si tratti di una cosa straordinaria. Abbiamo fatto fare una prima analisi ad un laboratorio ed è venuto fuori che non si tratta di cellule, ma non possiamo fermarci qui. Solo l’università della Calabria ci può aiutare a capire che tipo di liquido sia, fra qualche giorno avremo i risultati. La Chiesa nell’immediato ha fatto una commissione per prendere in carico questo caso, però forse i tempi saranno più lunghi quindi noi abbiamo accelerato. Non credo che si tratti di una burla, di una bravata, penso che sia qualcosa di straordinario. Adesso la scienza ci darà la risposta e capiremo meglio cos’è successo. Nonostante si sia diffusa la notizia che quello non è sangue, continua ad arrivare gente, tra devoti o semplici curiosi».