VIDEO | Nel primo pomeriggio l'uomo è stato sottoposto a trattamento sanitario e successivamente ha raggiunto in ambulanza una struttura pubblica, dove potrà ricevere cure adeguate
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Salvatore, l'uomo che abbiamo affettuosamente rinominato il Forrest Gump di Santa Maria del Cedro, finalmente non è più invisibile agli occhi dello Stato e della società. Pochi minuti dopo la messa in onda del nostro servizio, con cui denunciavamo le condizioni disumane a ci era costretto, medici e forze dell'ordine sono arrivati sul posto per sottoporlo a un trattamento sanitario. Le operazioni hanno consentito all'uomo di raggiungere in ambulanza una struttura pubblica, dove il personale sanitario d'ora in poi potrà prendersene cura. A sollecitare l'intervento era stata, in mattinata, la vicesindaca di Santa Maria del Cedro, Roberta Rizzo, alla quale ieri la nostra redazione si era rivolta per chiedere informazioni sulla vicenda e segnalare il grave peggioramento delle condizioni dell'uomo. Il Comune santamariese già in passato si era occupato del 60enne, ma in assenza di un certificato che attestasse l'incapacità di intendere e di volere dell'uomo, le istituzioni locali si erano dovute limitare a garantire un pasto caldo al giorno e, di tanto in tanto, le pulizie nella sua abitazione, nel frattempo diventata una vera e propria discarica. Oltretutto, la stessa Rizzo un paio di anni fa aveva provato a convincere Salvatore di andare a ricoverarsi in una struttura privata, ma l'avventura si era conclusa pochi giorni dopo con il ritorno dell'uomo nella cittadina altotirrenica.
Dal lusso all'inferno nel giro di pochi mesi
Chi conosce Salvatore giura che negli anni '80/'90 la sua casa era assiduamente frequentata da persone colte e benestanti, proprio come lui. Aveva anche una famiglia, una moglie e dei figli. Poi d'improvviso l'uomo sarebbe cambiato e avrebbe perso tutto ciò che aveva, a partire dagli affetti. Probabilmente, l'uomo si era perso nei meandri del gioco d'azzardo senza riuscire a risalire la china. Solo e abbandonato, ha vissuto a lungo nella casa di Santa Maria del Cedro, diventando piano piano sempre più estraneo a se stesso e assiduo bevitore. Le mura della sua casa portano ancora i segni di una notte di delirio, quando, a causa di una sigaretta, un grosso incendio ha polverizzato ogni cosa. Ultimamente non riusciva più nemmeno a fare la spesa, attraversava la strada senza guardare ed era stato sorpreso più volte ad espletare i suoi bisogni davanti ai negozi del paese. Ma Salvatore non è cattivo, non lo è mai stato con nessuno. Ha soltanto un disperato bisogno d'aiuto, che la vita fino a oggi gli aveva negato.