Si è insediata oggi la Commissione d’accesso antimafia al Comune di Rosarno, recentemente travolto dall’inchiesta “Faust” che ha portato anche all’arresto del sindaco, Giuseppe Idà.

«A seguito della recente esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare n. 47/2019 in data 7 dicembre 2019, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia – si legge in un comunicato diramato dalla Prefettura di Reggio Calabria -, è stata ravvisata l’esigenza - condivisa in sede di Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia - di svolgere accertamenti e verifiche presso il Comune di Rosarno nell’ambito delle iniziative previste dall’art. 143 c. 2 D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267».

«Il Prefetto Massimo Mariani, su delega del Ministro dell’Interno – continua la nota -, ha quindi disposto l’accesso presso il predetto Ente locale, al fine di svolgere accertamenti mirati ed approfondimenti allo scopo di verificare la sussistenza di eventuali forme di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare, tali da determinare una alterazione del processo di formazione della volontà degli Organi elettivi e amministrativi, e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità dell’Amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi».

La Commissione si è insediata oggi e al termine dei tre mesi dovrà presentare una relazione sulla suddetta attività.