«L’accoglienza è una manifestazione oggettiva della pace. Non esiste pace senza accoglienza ai migranti. E sull’accoglienza ci giochiamo democrazia e civiltà. Solo così la pace da sogno può diventare realtà». Pensieri e parole di monsignor Francesco Savino, ospite a Roccella Jonica di un incontro promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito del ciclo di incontri promossi per celebrare i 75 anni dalla firma della Carta Costituzionale. Sul tavolo le dimensioni assunte dal fenomeno migratorio negli ultimi anni nella Locride.

«Voglio dirlo chiaramente: l’immigrazione è un diritto che oggi si vuole negare – ha rimarcato Savino - Ci vogliono politiche alte e altre, sia nazionali che europee. L’immigrazione non è un problema ma una risorsa. Non possiamo parlare di stato di emergenza, il fenomeno migratorio è complesso e complicato, e si risolve solo se ci si approccia alla questione non in termini elettoralistici, propagandistici e populistici. I nostri fratelli migranti sono una risorsa perché riducono il debito pubblico». Quindi un passaggio sulla situazione roccellese. «Bisogna dire grazie a Roccella – ha sottolineato - qui si fa accoglienza in modo serio e positivo».

La cittadina del reggino è diventata sempre più terra di approdi di disperati in fuga da conflitti e crisi umanitarie. Solo al Porto delle Grazie da gennaio ad oggi si sono registrate 12 operazioni di soccorso per un totale di circa 2.000 migranti salvati. «La gran parte delle persone che arrivano da questa rotta vengono considerati invisibili – ha evidenziato Marco Tarquinio, che dal prossimo 5 maggio lascerà la direzione di “Avvenire”, organo di informazione ufficiale della Cei - abbiamo risolto la partita dando un pacchetto di miliardi ad Erdogan e chi arriva da quelle parti non esiste. Per fortuna in Calabria c’è gente capace di accogliere in maniera straordinaria. Se perdessimo il sentimento cristiano dell’accoglienza non saremmo più noi stessi».