Secondo l'Uilpa locale, i tre, forse per protestare contro le loro condanne, hanno bruciato dei materassi di gommapiuma. Intossicato un agente a causa delle esalazioni
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Sarebbero stati tre ragazzi maghrebini, rinchiusi in due celle diverse, una di fronte all'altra, ad appiccare il fuoco al carcere minorile di Catanzaro, forse per contestare le loro condanne. È quanto riferisce il segretario locale dell'Uilpa, Felice Molinaro.
Il segretario ha inoltre aggiunto che quello di ieri sera non è stato propriamente un incendio. «Si sono sviluppati molti fumi tossici, dato che i ragazzi hanno dato alle fiamme dei materassi di gommapiuma». La situazione ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco, che ha portato all'evacuazione di tutta la struttura. Inoltre, un agente della polizia penitenziaria è stato intossicato dalle esalazioni.
Nella concitazione, un altro ragazzo ha inveito contro i tre e ha provato a scavalcare un muro di otto metri, forse per evadere dal carcere, ma è stato bloccato
Infine, Molinaro ha fatto notare come alla stessa polizia penitenziaria manchino bombole d'ossigeno e dispostivi di protezione, come maschere antigas. «Ma nonostante questo, interveniamo comunque per mettere vite in salvo», ha detto il segretario locale Uilpa.