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Nell'udienza preliminare di questa mattina sono state formalizzate le richieste di rito alternativo per 23 persone, mentre i difensori di altri nove indagati hanno annunciato la loro volontà di ricorrere all'abbreviato che comporta lo sconto di un terzo del pena in caso di condanna. L'udienza è stata aggiornata al 14 ottobre.
Le accuse. Il sostituto procuratore Pierpaolo Bruni contesta agli indagati 60 capi di imputazione. In 23 dovranno rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso. Secondo gli inquirenti al vertice del clan ci sarebbe Maurizio Rango.
Tra le accuse contestate vi è anche quella dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere di Luca Bruni. Delle trenta parti offese individuate dalla Dda, tra cui Regione, Provincia e Comune di Cosenza, hanno scelto per il momento di costituirsi parte civili solo l'Associazione antiracket e un imprenditore cosentino (Agi).