VIDEO | La città ionica è la prima in Calabria ad aver installato la segnaletica per il pericolo da maremoto. Il sindaco Vacca: «È importante che i residenti sappiano dove andare in caso di emergenza»
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Sono le 10 in punto dell'ultima domenica di novembre quando a Soverato il suono delle sirene dà il via all'esercitazione di protezione civile “Pre-Res”, prevenzione e reislienza, un modello ideato dal centro studi Edimas, Emergency and Disaster Management Studies in collaborazione con la Lumsa, in cui si esercitano i primi attori del sistema di protezione civile: i cittadini, chiamati a raggiungere le aree di attesa più vicine alle loro abitazioni, 11 in tutto, proprio come dovrebbe avvenire in caso di tsunami. Ad attenderli i volontari di protezione civile pronti a fornire informazioni utili sui comportamenti da adottare in caso di emergenza.
Cittadini consapevoli dei rischi
«Fare prevenzione vuol dire proprio questo – evidenzia Giulio Marcucci, presidente del Centro studi Edimas -, andare nei territori, parlare con i cittadini e renderli consapevoli dei rischi dei territori in cui vivono e soprattutto renderli consapevoli di quelle che sono le misure da adottare durante l'emergenza».
«In Calabria avete un volontariato eccezionale – aggiunge Giuseppe Coduto, direttore scientifico della Lumsa - la vostra regione dal punto di vista dell'organizzazione di protezione civile è efficiente e credo che questo sia un bellissimo grande risultato per la prevenzione e la resilienza a Soverato».
Conoscere per prevenire
La città ionica è la prima in Calabria, tra le poche in Italia, in cui è stata installata la segnaletica per il rischio da maremoto: «Abbiamo istituito il Coc, centro operativo comunale – spiega il sindaco Daniele Vacca -, dove tutte le forze sia di polizia, dell'associazionismo, sono in campo per coordinare gli interventi in caso di emergenza ma è anche importante che i cittadini sappiano in caso di calamità naturali dove recarsi come prima fase dell'emergenza».
«Quando c'è l'emergenza nei primi momenti si è soli – spiega il responsabile della Protezione civile Calabria, Domenico Costarella - però se si è imparato prima, se si è studiato prima anche piccoli comportamenti da adottare, allora ci auto-attiviamo e ci auto-proteggiamo e diventiamo resilienti».