Riuniti dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia (presidente Brigida Cavasino, a latere i giudici Gilda Romano e Claudia Caputo) i tre tronconi del processo con rito ordinario nato dalla maxi-operazione antimafia Rinascita-Scott.

Al troncone principale, che vede sotto processo 322 imputati, è stato unito quello che vede a giudizio Francesco Cracolici di Maierato, Giuseppe Camillò e Franco Barba, entrambi di Vibo Valentia. Unito a tali due tronconi anche quello con gli imputati che avevano scelto il giudizio immediato: gli avvocati Giancarlo Pittelli e Giulio Calabretta, l’imprenditore vibonese Mario Lo Riggio, l’ex sindaco di Nicotera (ed ex consigliere provinciale di Vibo) Salvatore Rizzo. A rappresentare l’accusa oggi in aula il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, ed i pm della Dda, Annamaria Frustaci e Antonio De Bernardo.

Per altri imputati, la cui posizione è stata stralciata e sono già stati rinviati a giudizio, la riunione deve ancora essere decisa. Stralciati tutti gli imputati in isolamento sanitario per Covid: Angelo Accorinti, 30anni, di Zungri; Bruno Barba, 47 anni, di Vibo Valentia; Giuseppe Barbieri, 29 anni, di Rombiolo; Francesco Carnovale, 53 anni, di Vibo Valentia; Emanuele La Malfa, 34 anni, di Limbadi; Valerio Navarra, 28 anni, di Pernocari di Rombiolo; Nazzareno Fiorillo, 56 anni, di Piscopio, detti “U Tartaru”; Francesco Fortuna, 41 anni, di Sant’Onofrio; Giovanni Rizzo, 49 anni, di Nicotera.

Stralciate anche le posizioni – per difetti di notifica del decreto dispositivo del giudizio – nei confronti di: Pietro Grillo, Luigi Incarnato, Alessandro Iannarelli, Caterina Cichello, Francesco Barbieri (cl. ’88), Dimitrova Zhivka. Tali posizioni verranno discusse nell’udienza del 9 febbraio prossimo.