Otto anni di reclusione. È quanto questa mattina ha chiesto il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci, nei confronti di Giacomo Cichello, 33 anni nato a Vibo Valentia ma residente a Filandari, accusato del reato di associazione mafiosa nell'ambito del processo scaturito dalla maxinchiesta Rinascita Scott.  

 

Questa mattina si è svolta l'udienza dinnanzi al Gup del Tribunale di Catanzaro, Gabriella Logozzo, a cui i legali dell'imputato hanno chiesto di poter essere ammessi al rito abbreviato condizionato alla consulenza fonica attestante che la voce intercettata non corrisponde a quella di Giacomo Cichello. L'indagato era stato infatti carpito mentre intratteneva conversazioni su un presunto traffico di stupefacenti con un esponente della cosca di Soriano

 

Il Gup ha ammesso infine al rito abbreviato Giacomo Cichello nei confronti dei quali la Procura ha chiesto una condanna a otto anni di reclusione. L'udienza è stata rinviata a dicembre. Il collegio difensivo è composto da Piero Chiodo e Daniela Garisto.