Resta in carcere l'avvocato penalista ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa nell'ambito dell'inchiesta "Rinascita-Scott" condotta dalla Dda di Catanzaro contro le cosche di 'ndrangheta del Vibonese. Il giudice per le indagini preliminari ha rigettato l'istanza presentata dai difensori dell'indagato, gli avvocati Guido Contestabile e Salvatore Staiano, che chiedevano una misura meno afflittiva rispetto al carcere.

 

Con quest'ultima sono tre le istanze che il gip distrettuale ha rigettato riguardo alla misura cautelare dell'avvocato Pittelli che da sette mesi si trova ristretto nel carcere di Nuoro. Già lo scorso 7 luglio il gip si era espresso negativamente alle richieste dei difensori presentate all'indomani della pronuncia della Cassazione che il 26 giugno, pur respingendo la scarcerazione, ha annullato senza rinvio due capi di imputazione relativi alla violazione del segreto d'ufficio. Resta in piedi, per gli ermellini, il concorso esterno, mitigato dal gravame di avere agito in nome e per conto del boss Luigi Mancuso, considerato al vertice di tutta 'ndrangheta vibonese. Pittelli secondo gli inquirenti, avrebbe contribuito alla promozione e al rafforzamento della consorteria in generale.