È accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e si trova attualmente agi arresti domiciliari. Il Tribunale della Libertà dovrà pronunciarsi
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La Corte di Cassazione ha questa mattina annullato l'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Vincenzo Renda, imprenditore vibonese coinvolto lo scorso dicembre nella maxioperazione Rinascita Scott, istruita dalla direzione distrettuale antimafia.
Vincenzo Renda era accusato di associazione mafiosa e, in particolare, di devolvere somme di denaro alle cosche operanti nel vibonese. Da proprietario della società Genco e della Calfood avrebbe instaurato un rapporto di reciproco vantaggio consistito nel godere di una posizione di dominio sul territorio dovuta alla tutela e alla protezione.
Già il Tribunale della Libertà di Catanzaro aveva riqualificato il reato in concorso esterno sostituendo la misura cautelare del carcere con gli arresti domiciliari. Questa mattina la Corte di Cassazione ha invece annullato l'ordinanza rinviando al Tribunale della Libertà. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Francesco Gambardella e Diego Brancia.