Il collaboratore svela l’incontro a Briatico con un ex componente della Commissione parlamentare antimafia per la costruzione di un mega villaggio turistico
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Andrea Mantella avrebbe incontrato anche un senatore componente della Commissione parlamentare antimafia nel corso di una visita nella sua abitazione di Briatico. A svelare i particolari dell’incontro – già messo a verbale nel corso dei numerosi interrogatori ai quali è stato sottoposto – è stato lo stesso collaboratore di giustizia nel corso oggi del suo esame in aula nel maxiprocesso Rinascita Scott dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia. In ballo ci sarebbero stati milioni di euro da investire nella costruzione di un mega villaggio turistico.
«Io e Franco Barba – ha raccontato Mantella – ci siamo recati a San Costantino di Briatico nell’abitazione, una casa antica, una specie di castello, di un senatore che faceva parte della commissione antimafia, Satriani. Franco Barba voleva comprare dal senatore un terreno perché doveva fare un villaggio su mandato di Pantaleone Mancuso, Scarpuni, e Nino Accorinti. Il senatore ci ha detto che dentro questa operazione finanziaria era coinvolto un finanziere graduato».
Alla fine, secondo Mantella, l’affare si sarebbe concluso. Ne ha spiegato ancora meglio i dettagli nel verbale di interrogatorio: «Franco Barba mi disse che era un “mangione” che per soldi ci avrebbe fatto fare tutto. Sapeva benissimo che aveva a che fare con mafiosi e che i soldi venivano dai Mancuso e disse a Franco Barba “digli ai tuoi amici di là sotto”, intendendo i Mancuso, che stavolta il prezzo sarebbe stato più alto in quanto questo secondo terreno era in comproprietà con un cugino di Roma che pretendeva di più».
Secondo Mantella, «durante il tragitto di ritorno Franco Barba scese dalla macchina e mi confermò che i soldi erano di “là sotto”, una parte di questo finanziere, una parte di Barba e una parte di Pantaleone Mancuso, Scarpuni». Franco Barba avrebbe poi raccontato di aver portato al senatore «uno zainetto pieno di soldi con il quale lo ha stordito per cui l’affare – ha dichiarato il collaboratore – è stato concluso».
Il senatore non risulta indagato. Franco Barba è invece fra i principali imputati di Rinascita Scott. Un costruttore e personaggio di spicco del clan Barba-Lo Bianco che, ad avviso del collaboratore, «era molto temuto a Vibo, godeva dell’appoggio di Pantaleone Mancuso, Scarpuni, ed era talmente ricco che nascondeva i soldi nelle doppie pareti della casa della suocera».
Continua a leggere su Il Vibonese