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Senza pace e senza limiti.
Ecco come si può sintetizzare la sofferta storia dei rifiuti a Vibo Valentia.
Senza pace perché, anno dopo anno, ci trasciniamo problemi mai risolti perché mai veramente affrontati che, puntualmente esplodono drammaticamente proprio d'estate. Quando le conseguenze, che sono sotto gli occhi di tutti, sono più gravi.
Senza limiti perché agli annosi problemi del settore se ne aggiungono altri, provenienti dalle direzioni più inaspettate in una spirale che ci fa disperare di poterne mai uscire e che, a macchia d'olio, sta travolgendo tutti i settori della vita comunale, rischiando di pregiudicare l'esistenza stessa dell'Ente Comune.
Qui non si parla più di raccolta rifiuti, della ditta che deve svolgere il servizio, di nuove gare e quant'altro.
Se la Tesoreria comunale continuerà nel proprio atteggiamento di stolida chiusura alla ragione ed al buon senso, si parla dell'impossibilità stessa del Comune di far fronte ad ogni sua necessità a partire dal pagamento delle utenze.
Non saranno solo gli operatori r.s.u. a non essere pagati, ma gli stessi dipendenti comunali non riceveranno lo stipendio, non verranno versati più i contributi, non verrà più fornito alcun servizio.
In una parola il Comune di Vibo Valentia cesserà letteralmente se non di esistere quantomeno di operare.
E' questa la situazione che la Giunta Costa, insediatasi da appena due mesi, si trova ad affrontare. Un'emergenza assoluta, a rischio catastrofe, ereditata dalle precedenti dissennate gestioni patrimoniali delle casse comunali .
Noi siamo ben consapevoli dell' innocenza' della Giunta Costa nella causazione di tutti questi eventi e siamo anche consapevoli de seri quanto affannosi tentativi che il nuovo Sindaco sta ponendo in essere per fronteggiare un'emergenza di cui non è certo responsabile.
E noi in quest'impresa siamo con lui.
Quello che piuttosto chiediamo alla nuova Amministrazione, appena se ne creeranno le condizioni o anche subito, è di avere, di fronte all'irreparabile, un colpo d'ala magari creando le premesse per uno svolgimento “in house” del servizio sull'esempio di quanto fatto di recente a Reggio Calabria dal Sindaco Falcomatà e, nelle more, gestire direttamente il servizio ricorrendo ai medesimi lavoratori oggi addetti tramite un 'agenzia interinale.
Ci permettiamo di riprendere la nostra proposta, già avanzata solo qualche giorno fa, perché ci crediamo veramente e siamo disposti a lavorare fianco a fianco con l'Amministrazione per renderla possibile e mettere così la parola fine ad un problema che sembra non avere fine.
Per il resto a partire dalle ore 9,00 di lunedì prossimo 10 agosto lo SLAI-COBAS annuncia l'inizio di un presidio dei lavoratori r.s.u. di fronte ai locali dell'Istituto bancario che svolge funzioni di Tesoreria.
Per far sentire la propria voce e la propria presenza.
Iniziativa aperta alla quale invitiamo tutti a partecipare perchè riteniamo, viste le premesse e le conseguenze della scellerata decisione della Tesoreria, sia opportuna per non dire necessaria un'azione condivisa di tutti.
Di tutti i lavoratori, dipendenti comunali a rischio stipendio, e delle sigle sindacali di appartenenza.
Delle forze politiche di maggioranza e di quelle di minoranza.
Insomma tutti in piazza per tentare di scongiurare la morte amministrativa ed economica di Vibo Valentia.
Perché se la Tesoreria non scenderà a più miti (e ragionevoli) consigli, lasciando inascoltata anche la voce di S.E. Il Prefetto, quello che si verificherà è proprio questo: la morte economica del Comune che non sarà in grado di pagare le utenze, figurarsi indire gare.
Per non parlare, e questo è uno spunto di riflessione che poniamo anche al Tesoriere, dei contribuenti che dubitiamo continueranno a pagare tributi per servizi inesistenti e non più resi, facendo venir meno ogni tipo di risorsa e, quindi, concretizzando da un lato l'impossibilità per il Comune, sia pur nel lungo periodo, di far fronte ai debiti contratti dalla precedenti Amministrazioni e, dall'altro, per il Tesoriere di vedersi rimborsati i propri crediti.
Che la Banca rifletta perché il rischio è tutt'altro che remoto.
Ve n'è d'avanzo, quindi, per protestare e presidiare tutti insieme.
In ogni caso noi lunedì ci saremo, anche da soli e essendo ben felici di accogliere chiunque, comprendendo il rischio che si sta correndo, penserà sia il caso di esserci e far sentire anche la propria voce, unendosi a noi.