Il senatore di Forza Italia dopo il confronto con l'Ato di Catanzaro annuncia: «Non ci saranno interruzioni di servizio», neanche per i comuni insolventi. In emergenza, avrebbe determinato conseguenze pesantissime
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Cotrariamente a quanto annunciato dall'Ambito territoriale ottimale - Ato di Catanzaro nei giorni scorsi, che aveva comunicato il blocco dei conferimenti dei rifiuti presso l'impianto di Lamezia Terme per 28 dei 50 comuni del vibonese non in regola con i pagamenti, il servizio verrà comunque effettuato, ed «I rifiuti dei comuni del Vibonese saranno regolarmente conferiti negli impianti». Ad annunciarlo è il senatore Giuseppe Mangialavori. «Il delegato regionale all'emergenza Covid-19, Domenico Pallaria – spiega il parlamentare – ha invitato l'Ato di Catanzaro ad assicurare che i rifiuti raccolti dai Comuni “possano essere conferiti e trattati con tempestività negli impianti”.
«Inaccettabile in emergenza»
«Tale possibile blocco, in piena emergenza epidemiologica da coronavirus – sottolinea Mangialavori –, avrebbe determinato conseguenze disastrose per un territorio in grave difficoltà sociale ed economica. Oggi più che mai è indispensabile garantire il funzionamento del sistema di raccolta per assicurare le migliori condizioni di igiene pubblica».
Un servizio essenziale
«Il servizio di raccolta e conferimento – aggiunge il senatore di Forza Italia – è stato ritenuto essenziale sia dall'ordinanza 6 dell'11 marzo, firmata dalla presidente della Regione Calabria, sia dal Dcpm del 22 marzo, che ha stabilito l'obbligo di non interrompere il sistema di smaltimento dei rifiuti. L'Istituto superiore di Sanità, infine, ha dato indicazioni precise circa le misure da adottare per un tempestivo servizio di raccolta soprattutto nei centri più popolosi». «Ovviamente – conclude Mangialavori – i Comuni non in regola con i pagamenti in futuro dovranno sanare le loro posizioni debitorie, ma in questo momento di emergenza la salute pubblica viene al primo posto ed è un bene che le istituzioni regionali siano intervenute tempestivamente».