L'uomo all'epoca della notifica, anziché presentare l'istanza, ha pensato bene di andare a vivere in Germania. Al suo ritorno in Italia sono così scattate le manette
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Gli era stato notificato un Daspo, cioè il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive di ogni squadra e categoria, comprese le gare amichevoli, nonché quelle disputate dalla Nazionale Italiana, per la durata di due anni. Questo è quello che hanno scoperto i Carabinieri della Stazione di Vibo Valentia all'atto di un controllo svolto durante i servizi preventivi predisposti in questi giorni di esodo.
Il soggetto controllato si è "guadagnato" il Daspo perché riconosciuto colpevole - dal Tribunale di Vibo Valentia - di gravi disordini in occasione degli incontri della U.S. Vibonese durante la stagione calcistica 2015. Come se non bastasse è stato anche condannato, con il medesimo provvedimento, alla pena detentiva di un anno e 3 mesi. Pena a cui gli è stata data possibilità di sottrarsi legittimamente presentando un'istanza di misura alternativa alla detenzione.
Ma lui, all'epoca della notifica, anziché presentare l'istanza, ha pensato bene di andare a vivere in Germania. Sono così scattate le manette e per lui si sono aperte le porte del carcere di Vibo. Anche quest'anno, in occasione del Ferragosto, i servizi di controllo delle Forze dell'Ordine, su coordinamento del Prefetto Roberta Lulli, sono stati intensificati al fine di prevenire e contrastare i reati tipici di questo periodo.
Costante attenzione è rivolta ai luoghi di maggiore aggregazione, ai locali, alle spiagge e a tutti quei contesti in cui tradizionalmente si creano situazioni particolarmente rilevanti sul piano della sicurezza pubblica anche in relazione al perdurante contesto di attenzione sanitaria. I controlli del territorio, da parte di tutte le forze di polizia, continueranno incessantemente per tutta la settimana al fine di garantire sicurezza ai turisti e ai cittadini, con particolare attenzione nelle ore notturne.