Il vigile urbano vince un concorso pubblico, ma il Tar dice che bisogna fare un’ulteriore prova e che quella graduatoria è illegittima, e nonostante ciò il comune di Ricadi lo assume e chiede al Tribunale amministrativo «chiarimenti». Sembra una saga paesana, in realtà il posto di lavoro ricoperto da Pasquale Schiariti è la quintessenza di un contenzioso giudiziario che potrebbe portare con sé anche un probabile danno erariale.

«Il mio stato d’animo è di chi vive in attesa», risponde Schiariti che siamo andati a trovare nel comando della Polizia municipale dove continua a prestare servizio. A fare ricorso al Tar è stato l’avvocato Salvatore Vecchio, che nella prima Repubblica è stato anche un politico di alto profilo in ambito provinciale, ed ora difende il figlio «che – spiega – non ha potuto fare una delle 3 prove previste e per la quale aveva diritto, portando il Tar a stabilire che il Comune deve eseguire la sentenza che comporta la rivisitazione del concorso».

Di parere diverso invece Giulia Russo, collega del legale joppolese e sindaco di Ricadi fino a pochi mesi fa. «Avevamo chiesto al Tar dei chiarimenti e siamo in attesa di un altro pronunciamento – afferma – a nostro parere il Tribunale ha stabilito che la prova mancante la debba fare solo il ricorrente e non tutti i candidati». Per Vecchio «ciò è una assurdità, poiché si creerebbe una situazione in cui il vincitore sosterrebbe una prova in meno del ricorrente ammesso: tutti i candidati, compreso chi oggi risulta vincitore, devono fare la prova che manca».


Dal canto suo Schiariti, che dopo il concorso si trovò a ricoprire anche l’incarico di dirigente responsabile dell’Area vigilanza – salvo poi perdere la qualifica dopo la sentenza – difende gli uffici «che se hanno deciso che io non venissi sospeso avranno avuto i loro buoni motivi». Ma la situazione rimane in evoluzione, nel senso che in autunno il Tar dovrebbe rispondere alle richieste di chiarimenti partite dal municipio di Ricadi, quando era sindaco Russo, e oggi reiterate visto che il commissario che guida l’ente si è conformato alla posizione di attesa tenendo in pianta organica Schiariti.