Se ne parlava da molti anni e adesso si è arrivati alla firma ufficiale: l’Università della Calabria avrà la sua facoltà di Medicina legata all’Ingegneria informatica e all’intelligenza artificiale. «L’Unical sarà la prima a offrire un servizio pubblico ai propri studenti garantendo, con costi accessibili, il diritto allo studio» ha detto il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, durante l’incontro di ieri con il sindaco di Rende che considera questo traguardo come l’inizio di un nuovo sviluppo urbano.

«Per affrontare l’emergenza Covid bisogna coinvolgere gli atenei»

«Rispetto ad altre realtà qui si percepisce molto la presenza dell’Università – ha detto Manna -. Stiamo progettando opere importanti per il territorio e l’Unical è parte integrante non solo dell’area urbana ma della Calabria intera. L’ho detto anche al presidente Spirlì: per affrontare al meglio l’emergenza Covid bisogna coinvolgere tutte le Università della regione».

Manna non ha dubbi, la sede naturale del nuovo ospedale dovrà essere nei dintorni dell’Università, e ha annunciato che a stretto giro incontrerà il commissario Asp La Regina e il presidente ff della regione Calabria, Spirlì, proprio per parlare di questo argomento.

«Nessuno si senta penalizzato»

«È fisiologico fare sorgere il nuovo ospedale accanto al nostro ateneo - ha ribadito -. C’è uno sviluppo urbanistico che va verso Nord, nessuno deve sentirsi penalizzato. Sono previsti svincoli autostradali all’Unical e alla zona industriale, in questi giorni c’è stato anche comunicato che è stato approvato tutto, deve solo iniziare il cantiere; è prevista la stazione ferroviaria più importante del territorio urbano, insomma è chiaro che lo sviluppo va in quella direzione, verso Nord. La politica deve essere al passo con la società civile. Noi dobbiamo solo pensare di costruire una bella città che sia unica».