VIDEO | Indagano i carabinieri. L'episodio potrebbe essere collegato all'impegno del professionista nel contrasto alle procedure di installazione di un ripetitore di telefonia mobile nei pressi del quartiere in cui risiede
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E’ giallo sui motivi dell’attentato intimidatorio perpetrato ai danni di un commercialista di Rende, Ubaldo Panno, nella zona dell’Università della Calabria. Ignoti, nella tarda serata di mercoledì 27 febbraio, hanno scagliato una bottiglia molotov oltre il cancello, contro la sua abitazione situata in Via Savinio, nei pressi dell’ateneo. Lo scoppio ha originato un principio di incendio, subito domato dal professionista che poi, in stato di shock, ha allertato le forze dell’ordine.
L’episodio è al vaglio dei carabinieri della compagnia di Rende. I militari dell’arma, agli ordini del capitano Sebastiano Maieli, hanno effettuato i rilievi del caso, monitorando la presenza nella zona di videocamere di sorveglianza e cercando di capire anche le motivazioni dell’attentato. Ubaldo Panno è noto per essersi posto alla guida del comitato No Antenna, impegnato nel contrastare l’installazione di una stazione radio per telefonia mobile proprio alle spalle della propria casa. Una battaglia condivisa anche da altri residenti dell’area e da diverse associazioni studentesche, poiché il ripetitore verrebbe a trovarsi in linea d’aria anche con gli alloggi universitari del quartiere San Gennaro. L’impianto è stato regolarmente autorizzato dal comune di Rende ma i lavori sono fermi ormai da diversi mesi.
Con ogni probabilità, riferisce il direttore dei lavori, non riprenderanno più. E’ concreta l’ipotesi di procedere al ripristino dei luoghi ed allo spostamento dell’impianto in altro sito. Per questo l'intimidazione rimane un mistero. Intanto sull'episodio si registra la solidarietà del consigliere comunale Alessandro De Rango il quale, in una nota, parla di fatto preoccupante che riguarda tutti i cittadini e «mina la tranquillità di questa comunità ed il diritto alla libera espressione delle proprie idee. Sono certo che le forze dell'ordine riusciranno ad assicurare i responsabili di questo increscioso atto».