VIDEO | La responsabile della Programmazione avrebbe deciso il passo indietro dopo una nomina della dg Fantozzi. Non c’è pace per uno degli uffici più importanti della Cittadella (ASCOLTA L'AUDIO)
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Il dipartimento Salute continua a fibrillare. Non c’è pace per uno degli uffici strategici della Regione Calabria. Secondo quanto trapela da fonti qualificate della Cittadella, questa mattina avrebbe presentato le sue dimissioni Maria Pompei Bernardi, alla guida del settore Programmazione ospedaliera e dell’emergenza da meno di quattro mesi.
Tensioni nel dipartimento Salute
Pare che a provocare il passo indietro della manager esterna sia stata la decisione della dirigente generale del dipartimento, Jole Fantozzi, di nominare come proprio vicario Sabina Scordo, finora dirigente del settore Personale e professioni del servizio sanitario e sistema universitario.
I bene informati assicurano che Bernardi avrebbe da tempo messo nel mirino l’incarico di vicario e che le sue dimissioni siano da collegare alla differente scelta di Fantozzi. Altri addetti ai lavori ritengono che l'eventuale addio possa essere motivato da ragioni personali.
Bernardi, a gennaio, per volontà del governatore e commissario della Sanità Roberto Occhiuto, aveva lasciato la guida dell’Asp di Vibo Valentia per assumere il nuovo incarico in Regione.
Adesso sembra che la sua esperienza a Germaneto sia arrivata ai titoli di coda.
Il suo passo indietro non fa altro che confermare le fibrillazioni di un dipartimento che fatica a trovare un assetto stabile.
L'addio di Ettore Jorio
A marzo aveva dato forfait anche il professore Ettore Jorio, che aveva lasciato l’incarico di consulente in materia sanitaria di Occhiuto. Le motivazioni sono rimaste riservate, ma pare che alla base delle dimissioni di uno dei principali esperti italiani di diritto sanitario ci fossero incomprensioni insuperabili con la dg Fantozzi e con l’unico sub-commissario per ora in servizio, Ernesto Esposito.
Il caso Bortoletti
L’altro “vice” di Occhiuto avrebbe dovuto essere il colonnello dei carabinieri Maurizio Bortoletti, che tuttavia non ha mai assunto le funzioni, malgrado sia stato nominato dal Governo, su indicazione del commissario regionale, il 18 novembre.
Un mistero politico e burocratico che finora nessuno ha saputo o voluto chiarire in modo definitivo.
Lo stallo che dura da sei mesi è piuttosto imbarazzante, perché Bortoletti è l’uomo scelto dal governatore per mettere ordine nei conti disastrati della sanità regionale.
Proprio Occhiuto, due giorni fa, ha chiarito che Bortoletti non intende venire in Calabria «se non in utilizzo». Ma l’Arma «mi sembra che questa possibilità non voglia concedergliela». Il residente-commissario, malgrado il tempo trascorso, crede che la situazione possa comunque sbloccarsi: «Difficile che si possa aggiungere qualcuno che deve imparare a conoscere la sanità mentre il treno è partito. Vorrei ci fosse Bortoletti, se non ci dovesse essere, significa che rimarrò soltanto con Esposito».