Gli agenti della Squadra Volanti della Questura reggina hanno soccorso una donna la quale aveva richiesto il loro intervento a causa di un’aggressione fisica subita, dal compagno conveniente, durante un diverbio. Giunti ad Arghillà, quartiere alla perferia nord della città dove la coppia abitava, i poliziotti hanno constatato che la donna era stata colpita al volto con un manico di scopa in alluminio, sferrato dal marito in preda all’ira. È stato inoltre riscontrato che questo episodio era solo l’ultimo di una serie di vicende violente accadute negli anni.

Mai  la vittima aveva denunciato le aggressioni, fino a quest’ultima occasione in cui ha riportato un trauma facciale con l’escoriazione della mandibola sinistra per la quale ha avuto bisogno di punti di sutura. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. L’arresto è stato convalidato dal pm della procura reggina e il gip del Tribunale, Antonino Foti, ha disposto gli arresti domiciliari. La donna ha abbandonato quell’abitazione e si è trasferita in un’altra casa. L’intervento, effettuato dagli agenti dell’ ”ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico”, si incastra nelle attività, di massima attenzione,  rivolta dal Questore di Reggio Calabria, Maurizio Vallone al tema della violenza di genere, recentemente riconfermata con la presentazione di “Liana”. Progetto che vuole dare maggiore tutela delle donne vittima di violenza e che ne riscontra l’efficacia nei risultati che quotidianamente si conseguono in occasione delle segnalazioni di comportamenti riconducibili a reati realizzati a danno dei più delle fasce più deboli.