L'amministrazione comunale di Reggio Calabria non ha realizzato il progetto di riqualificazione e rigenerazione. Così l'ex carcere mandamentale di Gallina, zona periferica di Reggio Calabria, trasferito all'ente a titolo gratuito nel 2017, torna in possesso del Demanio.

Il reiterato stato di abbandono del bene immobile ha giustificato la retrocessione all'agenzia che adesso individuerà una strategia per valorizzarlo. Una strada potrebbe essere quella della messa a bando per affidamento a privati che, riqualificandolo, possano funzionalizzarlo.

Il progetto rimasto sulla carta

Nel 2017 era stato inserito nel masterplan delle opere previste dal progetto Sport Scape, finanziato nell’ambito della rimodulazione del Decreto Reggio, firmata in quel frangente a Roma dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dal Ministro dei Trasporti Graziano Delrio. L'annuncio era stato dato congiuntamente dall'allora vicesindaco Armando Neri e dal consigliere Metropolitano Demetrio Marino.

Il progetto rientrava in una progettualità più ampia di rigenerazione del quartiere di Gallina e che coinvolgeva più enti. Invece nulla si concretizzò.

Il carcere mandamentale a Gallina

«Nel Comune di Gallina, proprio perchè tale fino al 1927, nell'Ottocento era stato edificato un carcere mandamentale poi seriamente danneggiato dal terremoto del 1908. In seguito su quel sito venne edificata la nuova sede del solo Municipio che ancora oggi si trova nella piazza principale del paese.

Per il carcere, invece, si individuò un nuova collocazione sempre a Gallina, di fronte a una piazza che poi assunse la denominazione di piazza Carceri e che di recente è stata intitolata alla memoria dell'indimenticato medico e poeta Giuseppe Marino. Dopo l'episodio di un'evasione di due detenuti, avvenuto diversi decenni fa, il carcere fu ritenuto non sicuro e venne chiuso. Da allora è un edificio in completo disuso». Ha raccontato lo studioso della storia di Gallina, Giuseppe Moscato.

È questo (il secondo, costruito nel 1926) l'immobile adibito a carcere che a Gallina il Comune si era impegnato a recuperare per restituirlo alla fruizione collettiva. L'immobile invece è rimasto abbandonato. 

Cenni storici

«La nuova struttura penitenziaria fu definitivamente collaudata dall'ingegnere Serafino De Angelis nel giugno del 1926. L'ultimo atto di questa storia si registrò il 4 luglio 1926 quando furono consegnati i lavori della piazza e delle vie di accesso.

Il carcere di Gallina, fu chiuso definitivamente agli inizi degli anni Sessanta, dopo che due detenuti, Strati e Caracciolo, riuscirono a evadere». È molto più ricca di altri dettagli la ricostruzione della storia dell'ex carcere di Gallina curata da Filippo Moscato, fratello di Giuseppe e ricercatore appassionato della storia del territorio, e che sarà al centro di una nuova pubblicazione presto in uscita e dedicata alla storia di Gallina.

Continua a leggere su IlReggino.it.