Oggi l’inaugurazione nel quartiere della città dello Stretto tristemente noto per la mancanza di sicurezza e legalità: «Purtroppo, per quanto piacevoli alla vista, queste sole novità non incideranno sulla verità. Qui c’è chi spaccia, chi occupa abusivamente di alloggi popolari e di chi abbandona e brucia rifiuti»
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Sarà un momento di rinascita importante per il tormentato rione Marconi, zona sud di Reggio Calabria, l'odierna apertura del Parco Urbano. O almeno questo è l'auspicio. Una nuova piazza, un'area fitness, un'area verde con giochi e il campetto riqualificato. Questo quanto visibile ma in realtà molto di più se si pensa al quartiere in cui sono stati realizzati.
Il progetto di restyling
Il Comune ha avviato una serie di interventi di riqualificazione delle pertinenze degli alloggi popolari, investendo 990mila euro, a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in particolare sul Pinqua, Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Un'iniezione di speranza che consegna il quartiere a nuove possibilità di vita, che inizia a tracciare un destino diverso da quello di degrado e illegalità al quale sembra condannato.
Può la sola bellezza sanare ataviche ferite?
Senza nulla togliere all'indiscutibile valore in sé dell'intervento, ci chiediamo tuttavia da tempo se la bellezza basti a innescare quel cambiamento profondo di cui questo quartiere ha bisogno, al quale i residenti hanno diritto e che le istituzioni hanno il dovere di garantire. Ce lo chiediamo da tempo. Siamo già certi, invece, che senza legalità ogni bellezza sia fugace. E che legalità e sicurezza continuino a mancare al rione Marconi credo sia un’altra verità inconfutabile come il fatto che oggi il Comune inaugurerà spazi nuovi e comuni. Una mancanza che abbiamo documentato durante questi mesi di lavori, in cui indisturbatamente persone hanno scaricato rifiuti anche accanto a ciò che di nuovo e "pulito" sorgeva, persone hanno continuato a bruciare quei rifiuti. Nessuna tregua.
«E se fosse solo un involucro nuovo ma vuoto?»
Per questo i residenti temono che il parco urbano che oggi sarà inaugurato sia «un involucro nuovo, anche apprezzabile e piacevole agli occhi, che però resterà vuoto e senza sostanza. Lo temiamo perché ancora si sparano i fuochi quando una persona rientra dal carcere a casa dove riprende i suoi affari, ancora si notano anche in pieno giorno movimenti sospetti, ancora non si ha il diritto di sapere se certe palazzine siano legittimamente abitate o abusivamente occupate, ancora si continuano a respirare i veleni dei rifiuti combusti senza che alcuno si preoccupi della nostra salute, ancora le autorità non ci danno risposte credibili, ancora le nostre denunce cadono nel vuoto, ancora si vive insicuri in casa propria perché il condominio non è uno stabile di edilizia residenziale pubblica ma è ostaggio di qualcuno». Questo è quanto denunciano i residenti. Continua a leggere su IlReggino.it.