VIDEO | Ancora ferma la commissione per le revisioni e le licenze di guida speciali della città metropolitana. La Cgil si è già mobilitata
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«Io devo rinnovare già da due anni ma mi ritrovo a non poter essere sottoposto alla visita prevista dal codice della strada perché la commissione competente da tempo non procede con le convocazioni. Sto fruendo della proroga di validità disposta per la pandemia, ma la scadenza di marzo 2022 è dietro l’angolo e qui tutto tace». Così Pasquale Laganà, segretario generale Filt Cgil Reggio Calabria e i tra i poco meno di venti dipendenti dei quasi trecento dell’Atam, azienda Trasporto pubblico metropolitano, che dovrebbero revisionare la loro patente.
Mentre si avvicinano le scadenze delle proroghe concesse per via dello stato di emergenza sanitaria e fissate nel 2022, si protrae infatti l’inerzia della commissione medica locale competente a Reggio Calabria per le revisioni delle patenti e anche e per il rinnovo delle licenze speciali per persone con disabilità e fragilità. Nessuna convocazione in agenda nonostante la composizione della commissione, presieduta da Renato Saraceno, sia stata integrata e completata già nel giugno scorso. Circa quattromila istanze rimaste inevase, persone in attesa, con accertamenti sanitari espletati e che non potranno essere utilizzati. In questa situazione anche i conducenti dei mezzi del trasporto pubblico.
Costosi accertamenti sanitari da rifare
«Io avevo già predisposto gli accertamenti sanitari in vista della visita per la quale non sono stato ancora convocato. Quegli stessi accertamenti sono adesso scaduti e mi ritrovo a doverli ripetere con costi notevoli. L’Atam, comunque, tutela la sicurezza e il servizio sottoponendoci a visite per confermare l’idoneità alla guida», ha spiegato ancora Pasquale Laganà, segretario generale Filt Cgil Reggio Calabria e dipendente Atam che ha evidenziato come la segreteria Filt Cgil Calabria guidata da Nino Costantino unitamente alla segreteria nazionale abbia prodotto delle missive per denunciare la situazione.
Una grave inerzia
Non sono mancati i casi in cui, con un ulteriore aumento dei costi, persone si siano rivolte fuori provincia per essere visitate, sovraccaricandone le attività di quelle stesse commissioni.
Un ritardo, quello che si sta protraendo, che certamente produrrà disservizi crescenti quando la scadenza delle proroghe sarà imminente e le persone potrebbero trovarsi ancora in attesa di essere ricevute da una commissione, che si fosse tardivamente attivata, oppure costrette a spostarsi in altre province, dove le commissioni potrebbero essere troppo congestionate, per fruire di una prestazione pubblica dovuta ma di fatto non erogata sul proprio territorio.
Bagalà (Unasca): «Scriveremo al viceministro Morelli»
Resta una situazione di stallo della quale nessun organo competente (Asp e Regione) si assume la responsabilità. Trattasi di un’inefficienza amministrativa che nega diritti, anche e soprattutto a persone con fragilità e disabilità, o che ne aggrava senza una ragione sostenibile l’esercizio. Pertanto il responsabile regionale Unione nazionale autoscuole, Santo Bagalà, si è attivato per investire della questione il viceministro dei Trasporti Alessandro Morelli.