Reggio Calabria - L’ex consigliere comunale di Reggio Calabria, Dominique Suraci, è stato scarcerato. Lo ha deciso il Tribunale della libertà che ha accolto le istanze presentate dai legali di Suraci, gli avvocati Francesco Albanese e Andrea Alvaro, concedendo all'ex consigliere comunale i domiciliari.

 

Suraci, in carcere dal luglio del 2012 è stato coinvolto nell’inchiesta “Assenzio-Sistema” con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. È accusato di essere per i clan del reggino, sia il riferimento imprenditoriale nella grande distribuzione, sia un importante interlocutore politico. In particolare secondo la Dda sarebbe un referente della cosca “De Stefano-Tegano”.

 

Marco Colamonici, sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria all’epoca dei fatti ha definito Suraci il “principale referente della famiglia De Stefano-Tegano nel settore della grande distribuzione alimentare, nonché importante interlocutore politico della stessa, atteso il ruolo di consigliere che il predetto ha rivestito nel Comune di Reggio Calabria: protagonista di un'azione volta a favorire gli interessi criminali dell'anzidetto casato di 'ndrangheta e le articolazioni territoriali di cui lo stesso si avvale (quale la cosca Crucitti), sfruttando il ruolo politico ricoperto e dell'influenza esercitata all'interno di società miste quali la Multiservizi spa. Può dirsi che il Suraci rappresenta il prototipo dell'esponente di quella tanto invocata zona grigia costituta da soggetti appartenenti alla presunta società civile che non solo non scelgono di affrancarsi dalla realtà criminale nell'ambito della quale vengono ad operare, ma scelgono consapevolmente di stringere con la stessa un rapporto di mutuo interesse”.