«È stato come rubare la cassetta degli spicci in chiesa». Parole che trasudano amarezza quelle pronunciate da Rosa Calabrò, responsabile della comunità terapeutica “La Casa del Sole”, vittima la scorsa notte di un furto di mezzi agricoli destinati ai pazienti svantaggiati protagonisti di un progetto di re-inserimento lavorativo. Il fatto è avvenuto ad Armo, frazione di Reggio Calabria dove la coop reggina, attiva da 35 anni sul territorio, ha da poco recuperato un vecchio rudere con un terreno attorno per realizzare un’azienda agricola con finalità sociali. Il valore economico dei mezzi rubati ammonta a circa 30mila euro.

 

«Era il nostro sogno – afferma Calabrò. Ci sentiamo profondamente colpiti e offesi. Non hanno rubato a casa di padroni, ma a casa di persone che lavorano nel sociale». L’episodio è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Gallina, i quali hanno subito avviato le indagini per risalire all’identità dei ladri. Nella comunità, aperta dal 1985, lavorano 15 dipendenti, che si prendono cura di circa 30 pazienti, con l’obiettivo di ridare loro una seconda vita attraverso percorsi educativi, sociologici e medici. «Non abbiamo telecamere di sorveglianza – osserva Calabrò – pensavamo di essere tutelati dalla buona idea che abbiamo del sociale, ma non è stato così».