«Un gesto indegno e inqualificabile»: così il consigliere comunale con delega ai cimiteri Rocco Albanese commenta il rogo doloso di alcuni cassonetti dei rifiuti all’interno del Cimitero monumentale di Condera, a Reggio Calabria.

I cinque cassonetti incendiati si trovano distanti uno dall’altro: le fiamme dunque non si sono propagate da un contenitore all’altro, ma sono state appiccate in più punti, ieri pomeriggio quando la struttura era ancora aperta al pubblico. A causa della nota emergenza rifiuti che interessa in queste settimane la città sullo Stretto, anche i cassonetti all’interno del cimitero sono pieni di rifiuti e ciò ha avvantaggiato il divampare del fuoco. Danneggiati pure i muri di alcuni lotti e diverse lapidi. Nessuno invece si sarebbe accorto di nulla, né sarebbero stati in alcun modo avvistati o identificati gli ignoti piromani.

 

«Non siamo davanti a un pur volgare episodio di teppismo: è stato perpetrato un atto squallido, premeditato, assolutamente indegno di un luogo civile e dalle oscure finalità – lamentano il sindaco Giuseppe Falcomatà e lo stesso consigliere delegato Albanese –. Forse a qualcuno dà fastidio il ripristinato clima di legalità, che il Comune abbia assegnato in esclusiva alla società in house Castore operazioni come la tumulazione e l’estumulazione e che la costruzione delle cappelle all’interno dei cimiteri sia ormai consentita solo a una cinquantina d’aziende, tutte ben identificate e incluse in white list, con tassativo divieto di subappalto».