VIDEO | In tutta Italia e anche in Calabria diverse iniziative degli iscritti al sindacato più antico e rappresentativo del Paese a seguito dei fatti di ieri a Roma. Presente anche il sindaco della città dello stretto Giuseppe Falcomatà
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Un attacco mirato e fascista alla Cgil nella giornata della manifestazione contro il green pass. Non ha dubbi il sindacato più antico e rappresentativo del Paese che all’indomani dell’assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma, sta presidiando le Camere del Lavoro in tutta Italia con le sue delegate e i suoi delegati.
Anche in Calabria sono in corso iniziative e pure a Reggio, alla presenza di Gregorio Pititto, segretario generale Reggio Calabria - Locri, di Gianfranco Trotta, segretario organizzativo regionale Cgil Calabria, e di altri rappresentanti.
Anche il sindaco metropolitano reggino, Giuseppe Falcomatà, ha raggiunto la sede di Santa Lucia al Parco dove a breve avrà luogo una conferenza stampa del sindacato.
Intanto già stamattina Gregorio Pititto e Celeste Logiacco, segretari generali rispettivamente di Reggio Calabria - Locri e della Piana di Gioia Tauro, hanno inviato una missiva al prefetto Massimo Mariani per chiedere «di attenzionare le sedi Cgil da chi con la violenza intende minare le Istituzioni democratiche e la Costituzione del nostro PAESE».
Il contesto dell’assalto
Mentre si avvicina il 15 ottobre, quando il Green pass diventerà obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro e si prevedono criticità nonostante la percentuale degli immunizzati degli ultra dodicenni abbia raggiunto l’80%, i no vax sono tornati in piazza per protestare. La protesta però è stata segnata anche da disordini e così a Roma e a Milano le tensioni sono sfociate in azioni di violenza. A Roma colpita e vandalizzata la sede nazionale della Cgil.
Un assalto intollerabile
«La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata nel pomeriggio. Esponenti di Forza Nuova e del movimento no vax hanno vandalizzato l’ingresso di Corso d’Italia. A loro diciamo che abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora. Ma a tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte nel rispetto della Costituzione, nata dalla lotta di Liberazione », così il post del sindacato pubblicato subito dopo l’assalto.