Il sindaco Falcomatà: «Firmeremo una convenzione per far partire il servizio nel più breve tempo possibile»
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Si è tenuto, questa mattina al Centro direzionale di via Sant’Anna, il sopralluogo congiunto fra il Comune di Reggio Calabria e l'Azienda Sanitaria per verificare la possibilità di allestire, negli spazi della “Sala Spinelli”, un ulteriore Centro vaccinale per affrontare la nuova fase di contrasto alla diffusione del Covid-19.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme agli assessori Rocco Albanese e Giuggi Palmenta, ai consiglieri comunali Nino Malara e Filippo Quartuccio ed a dirigenti, tecnici e funzionari di Palazzo San Giorgio, ha incontrato la delegazione dell’Azienda sanitaria provinciale composta dal Direttore del distretto reggino, Domenico Carbone, da Salvatore Barillaro, direttore del Distretto Tirrenico, da Sandro Giuffrida ed Ernesto Giordano, direttore e referente Usca del Dipartimento Prevenzione, da Roberto Mittiga, direttore dell’Ufficio tecnico e referente aziendale Covid per l’allestimento, in termini di sicurezza, delle strutture per l’emergenza sanitaria, da Maria Rosaria Delfino, responsabile dell’Ufficio Governo clinico e Risk management, e da Antonio Diano, funzionario del dipartimento di Prevenzione della Direzione amministrativa.
Dopo aver valutato le possibilità di adibire gli spazi comunali alle esigenze del personale medico, nei prossimi giorni verrà sottoscritta una convenzione che doterà la città di ulteriori spazi dove poter affrontare al meglio l’imponente piano vaccinale. «Con i tecnici comunali e Asp abbiamo verificato l’idoneità dei luoghi per adibirli a centro di somministrazione vaccini», ha spiegato, a margine del sopralluogo, il sindaco Giuseppe Falcomatà che ha aggiunto: «A breve stipuleremo una convenzione per andare incontro, nel più breve tempo possibile, alle necessità della popolazione reggina».
«Un ringraziamento – ha concluso il primo cittadino – va fatto agli assessori, ai dirigenti, ai funzionari ed ai tecnici del Comune che, nonostante il giorno festivo, sono stati presenti per consentire una rapida verifica degli ambienti da destinare all’esercizio delle prestazioni mediche indispensabili per fermare l’avanzata del Coronavirus».