Al grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria la notte tra 31 agosto e il primo settembre si è tinta di rosso. La vittima avrebbe dovuto chiamarsi Nicole e doveva nascere proprio in quelle ore. Ma durante il travaglio qualcosa non è andato come doveva e l’ansia dell’attesa ha lasciato spazio al dolore più lancinante, quello di due giovani che stavano per diventare genitori prima che il sogno si infrangesse e che adesso pretendono verità.

 

«I genitori hanno vissuto un’esperienza terribile come è facile immaginare – ci spiega l’avvocato Fabrizio Rodolfo Furci – e si pongono tanti interrogativi sul perché le cose si siano evolute portando alla tragica morte della loro bimba. Per questo motivo hanno ritenuto di dover presentare una denuncia che ha portato all’apertura di un procedimento penale per il reato di omicidio colposo verso ignoti al momento».

Le indagini sono state avviate e anche se nessuno potrà lenire il dolore per la loro perdita i genitori chiedono che sia fatta luce su quanto accaduto quella notte. «La polizia scientifica ha effettuato un sopralluogo sulla sala parto – spiega l’avvocato Furci – è stato sentito il papà che ha dato una dettagliata e ampia ricostruzione che speriamo possa consentire alla Procura di sviluppare nel modo adeguato le indagini a arrivare al reale accadimento dei fatti. Tutto questo per comprendere il perché non si sono utilizzate altre soluzioni che potessero consentire di salvare la bambina».

I controlli prima del parto sono iniziati in modo costante il 13 agosto e la data prevista per il parto era il 20 agosto ma alla scadenza dei giorni e altri controlli la giovane donna è stata rinviata al 31 agosto e quando la mattina è stato indotto il travaglio il padre dopo aver assistito un primo momento in sala parto è stato invitato ad uscire per ricevere dopo venti minuti la tragica notizia.

«I genitori hanno avuto un atteggiamento pacato – conferma l’avvocato Barbara Germanò – è stata una tragedia immane perché quanto accaduto era inaspettato. Loro attendevano la nascita della bambina e invece si è verificata una tragedia».