Un’opera imponente e un tassello fondamentale di un altro progetto antico della città di Reggio Calabria. Si tratta della palestra polifunzionale adatta a tutti gli sport indoor omologati dal Coni (basket, pallavolo, calcetto, calcio a 5, pallamano), con una gradinata con quasi 500 posti a sedere e un edificio adibito ai servizi privo di barriere architettoniche.

Si profila così una prospettiva particolarmente entusiasmante per una città come Reggio Calabria, che ha sete di sport e fame di impianti adeguati, in cui praticarlo, in un quartiere come quello di San Giovannello in cui da decenni si attende l’attivazione di parco. Adesso è il momento dell’impianto sportivo. Tuttavia la prospettiva del suo completamento che, sulla carta, dovrebbe attendere un anno e mezzo per divenire concreta, rischia di scontrarsi con la possibile paralisi del cantiere.

La ditta appaltatrice Senatore Pasquale di Castrovillari, infatti, ad oggi non ha ricevuto l’anticipo dovuto per l’avvio dei lavori e pare pronta, già lunedì, a scrivere al Comune reggino per sollecitare, paventando la sospensione dei lavori. Le conseguenze sarebbero già tristemente note: ritardo nella consegna dell’opera, rischio di stallo totale, ammortizzatori sociali per i lavoratori, dispersione di fondi comuitari.

Il progetto in questione, finanziato da Presidenza del Consiglio dei Ministri e Città Metropolitana di Reggio Calabria, con i Patti per il Sud 2016/2020 per una somma complessiva di 1 milione e mezzo di euro, già da tempo separato da quello di realizzazione dal parco vero e proprio, consiste del completamento dell’impianto sportivo già iniziato alla fine del 2014 e contempla la costruzione della gradinata, la realizzazione della pavimentazione, del parquet, la finitura del manufatto con gli interni, la muratura, la sistemazione dell’area esterna con verde e parcheggi e tutta l’impiantistica.

Il progetto originario del parco risale a circa trent’anni fa e fu avviato con il Decreto Reggio, quando in loco c’erano alloggi popolari poi demoliti diversi anni dopo, con molteplici criticità. Finanziato con fondi Pisu, completato nel 2015, il parco è da allora rimasto inutilizzato. In quel progetto una piccola palestra era stata inserita ai tempi dell’amministrazione di Italo Falcomatà, poi la giunta di Giuseppe Scopelliti aveva implementato il progetto, potenziando la dimensione della struttura sportiva. Il problema nel tempo fu sempre quello del reperimento delle fonti di finanziamento. Per questo motivo il progetto del parco, terminato nel 2015, venne separato da quello dell’impianto sportivo, ad oggi ancora non completato.

«Il recente progetto riparte da quanto già realizzato tra il 2014 e il 2017, con l’investimento di un milione e mezzo a gravare, in quella occasione, sui fondi di bilancio del Comune reggino. Nel primo blocco è stato realizzato ciò che oggi vediamo: il manufatto per spogliatoi, sala stampa, locali tecnici, bagni, tutto rigorosamente accessibile, e al piano superiore una palestra fitness con ampie vetrate. A corollario di tutto ciò un’ampia volta in legno lamellare con imponenti archi di 65/66 metri dove saranno montate luci al led», ha spiegato Giulio Basile, progettista e direttore dei lavori.

A tali lavori ha fatto seguito un iter contraddistinto da particolari criticità e da una complessa interlocuzione con Anac. «Solo nel 2019 siamo arrivati all’approvazione del presente progetto esecutivo per il completamento dell’impianto sportivo, affidato nell’ottobre 2020. I lavori tuttavia, complice anche il Covid, hanno preso piede due mesi dopo rispetto alla consegna, nel dicembre dello scorso anno. L’impianto sarà contraddistinto anche da un sistema di coibentazione termica e le coperture saranno dotate di pannelli per l’approvvigionamento energetico», ha spiegato l’altro progettista e direttore dei lavori, Alfredo Mesiano.

Adesso, purtroppo, il rischio di un blocco dei lavori è concreto visto che la ditta, che lavora da oltre due mesi senza aver ancora ricevuto l’anticipo dovuto, qualora non rimanesse soddisfatta dell’interlocuzione che avvierà nella prossima settimana con il Comune reggino con il quale ha sottoscritto il contratto, non esclude una sospensione dei lavori con le conseguenze solo negative che ciò comporterebbe.