È tornato in aula in caso dei brogli elettorali a Reggio Calabria. Il procedimento vede tra gli indagati l’attuale consigliere comunale del Partito democratico, Antonino Castorina. Il giovane politico è ritenuto dalla Procura reggina la mente delle attività illecite che ha portato alla registrazione, con la sostituzione di persone, di un centinaio di voti di elettori, soprattutto anziani, mai recatisi ai seggi elettorali, tra cui anche quattro persone decedute. 

Nuovi elementi

La procura, ha portato in aula l’estratto dei telefoni in uso al consigliere Castorina e del suo staff elettorale. Ma l’udienza è stata rinviata al 9 maggio per dare alle difese la possibilità di visionare il materiale e controdedurre.

La difesa

Fissati, dunque, i termini, la difesa di Castorina, rappresentato dai legali Natale Polimeni e Francesco Calabrese, non è rimasta sorpresa da questo deposito e sta già lavorando alle contromisure: «Riteniamo che si tratti di atti assolutamente non utilizzabili». Una convinzione che sarà portata e supportata in aula alla prossima udienza. Intanto a prendere la parola nella discussione odierna è stata la difesa di Demetrio Delfino, anche lui indagato e attuale assessore comunale reggino che all’epoca dei fatti contestati era presidente del Consiglio comunale.